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FRECCE: POESIE CHE... AIUTANO A VIVERE - di AA.VV.

Creato il 22 febbraio 2013 da Ilibri
FRECCE: POESIE CHE... AIUTANO A VIVERE - di AA.VV. FRECCE: POESIE CHE... AIUTANO A VIVERE - di AA.VV.

Titolo: Frecce
Autore: AA.VV.
Editore: Centro di Aiuto alla Vita "Marisa" di Trieste
Anno: 2010

Per voi, una piccola selezione tratta dalla raccolta delle opere finaliste del Premio artistico-letterario "Gioia di un Bimbo" - 2010.

Dolci sensazioni
di Grazia Calcaterra

Dolci melodie
sprigionano
i battiti del tuo cuore
e i tuoi respiri
mi olezzano di  fiori
quando a me ti tengo stretta.
E, quando poggi il tuo capino
sul mio petto
come morbido cuscino,
ti ricopro
di baci silenziosi
che sfiorano
gli occhi tuoi belli
e luminosi,
la boccuccia
di rosa delicata
ancor sol di latte
profumata,
le piccole manine affusolate
e i morbidi piedini
raffinati.
E, mentre musiche
soavi
mi fai ascoltare,
per te intorno
dolci ninne-nanne
che ti fanno
pian-piano
addormentare.

 

Avrà di te
di Rodolfo Vettorello
A Marco, mio figlio

Avrà di te, dicevi, gli occhi buoni
e verdi come boschi dell'autunno.
Avrà di me l'accenno di un sorriso
che non so contenere senza pianto.
La mia pena di esistere, nel cuore
e tra le mani
solo la forza vana della resa.
Troppo poco possiedo per donare.
Terrò solo per me
questo male di vivere e il mio stile
di restare in disparte e camminare
solo in punta di piedi
per non far rumore.
Abbia di te l'orgoglio,
la passione,
la frenesia di spendere l'amore.
Abbia di noi, se vuoi,
la magica follia
di vivere sospesi,
in equilibrio tra l'inferno e il cielo.

 

Maternità
di Silvana Andreacchio

Ho abbandonato
il mio corpo di donna
all'anima che mi è stata donata.
Ho nutrito
il germoglio della mia pianta
nel primordiale rifugio del mio ventre.
Ho instillato le mie emozioni in soffi di respiro
nel limbo della vita.
Ho racchiuso
l'amore in una stella
per superare i confini dell'essere.

 

Musica di fanciulla
di Stefania Rascillà

Vibran le corde della tua chitarra
in gaiezza s'incalzano le note
aseguendo il gioco delle agili dita
che traggono dal legno melodie.
Abita in te la musica. La tua
è incominciata appena.
Sboccia fanciulla tuo è il tempo, compiaciuti e assorti
gli occhi miei ti scrutano;
un poco ancora e non potrò conoscerti
si schiuderà la donna come ostrica.
Prendi parte alla festa della vita, anima mia, e canta
la tua canzone tutta intera;
luce nella mia sera che s'avanza.
Al tocco puerile della mano
docili note si lasciano trovare.
Abita in te la musica.

 

 

  

 

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