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Freddo elenco di ricordi da ricordare

Creato il 13 febbraio 2012 da Albino

Di questo viaggio in Giappone ricorderò sempre:

- La tristezza di Shimbashi la domenica pomeriggio, quando ciò che incontri sono solo tristi salaryman che fumano davanti ai combini.

- La megaazienda giapponese di fantozziana memoria, protetta come Fort Knox. L’ultimo piano superprotetto da guardie dove abbiamo fatto il meeting. Il giro finale del piano quando ci hanno portato a vedere la collezione aziendale di quadri. Il pezzo forte della collezione, un Botticelli che quando l’ho visto a mezzo metro dal mio naso non ci volevo nemmeno credere.

- Shibuya, la bellezza di Shibuya, il mio amore sconsiderato per Shibuya. Gotanda, i vecchi posti, la vecchia casa. Ebisu, che in fondo a ben guardare e’ il posto più bello che c’e’ a Tokyo, e dove vorrei vivere se dovessi tornare.

- La malinconia di scoprire che i miei amici a Tokyo sono sempre meno, sempre più impegnati. Il sentirmi a mio agio solo con quei soliti due o tre, e per il resto lo scoprire che in fondo la vita va avanti anche senza il buon albino. Un po’ com’e’ successo in Italia (ma quelli che restano sono quelli speciali, e forse in fondo in fondo uno dei vantaggi più importanti dell’emigrare e’ che ti si scremano le amicizie e quel che ti resta e’ solo il Meglio).

- La figata di essere spesato di tutto dall’azienda, treno compreso, pranzo e cena compresa. La libertà di potermene tornare a casa in taxi la sera anche prima dell’ultimo treno. Dall’altro lato, il culo così che mi sono fatto coi clienti giappi, robe da mattina a notte inoltrata. Mi sono scavato i miei 3-4 sacrosanti giorni per me, ma a ben vedere e’ la mia azienda che ha fatto l’affare a mandarmi li’.

- Il fatto che un misero weekend e mezzo a Tokyo sono nulla, anche se ci si deve accontentare. In tutta onesta’, se potessi scegliere non so mica se preferirei essere mandato li’ una settimana ogni tre mesi come succede adesso, o un mese all’anno in un’unica soluzione con cui ti togli lo sfizio e ti metti il cuore in pace fino alla prossima (anche se devo dire che con l’opzione tre mesi faccio un disastro di miglia, contando che volo in business).

- Che ho passato dieci giorni a Tokyo e non sono mai andato a Roppongi. Peggio dell’ultimo dei fricchettoni nippofili che vanno a templi e non si vogliono mischiare ai gaijin (ma in realtà non ci sono andato semplicemente perché non c’e’ stata la situazione giusta, la gente giusta, il vibe giusto).

Ah, se non l’avevate capito sono tornato in Australia. In quanto a Tokyo, mi sa che ci rivediamo ai primi di maggio.


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