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Freddo, il governo interviene: “copritevi”

Creato il 09 febbraio 2012 da Albertocapece

Freddo, il governo interviene: “copritevi”Rosella Roselli per il Simplicissimus

Sta per abbattersi un’altra ondata di freddo sull’Italia. Dopo il burian, che ha imperversato fino a martedì su gran parte delle regioni italiane, aspettiamo per domani il blizzard. Venti dai nomi esotici che hanno sostituito la tramontana e il libeccio spettinando la nostra immaginazione e rendendoci ancora più confusi e impreparati sul modo giusto di affrontare questo complicatissimo inverno. Ne abbiamo pagato le conseguenze per giorni, depistati da falsi allarmi, “comunicazioni deboli”, scaricabarile e polemiche.

Per fortuna però possiamo contare su una compagine di tecnici che, con perizia e tempestività, ha diramato nei giorni scorsi tramite il portale informativo del Governo Italiano indispensabili informazioni su come far fronte al grande freddo che di nuovo funesterà il Paese.

Il comunicato(http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=66556), sotto forma di decalogo (probabilmente per uno speciale riguardo alla tradizione cattolica, immagino) preceduto da un breve pistolotto, didattico quanto basta e corredato dall’immancabile allegato in formato pdf che ne ripropone il contenuto, riporta in maniera inquietante oltre che ai suoi corrispettivi estivi (che il governo Monti non ha avuto ancora il tempo di emanare), ai consigli della nonna.

Non manca infatti il richiamo a vestirsi in maniera adeguata -metti la maglia di lana!-, destinato a tutti coloro che improvvidamente avessero pensato di uscire di casa sfidando le intemperie indossando lino bianco perché confusi dai comunicati estivi del precedente governo. Nè la raccomandazione di assumere molti liquidi -la quantità è il solito litro e mezzo, ma caldo- e di contenere con vari sistemi gli sbalzi di temperatura in casa e fuori.
Roba da manuale di nonna Papera, che fa impallidire il ricordo dei famosi neutrini della ministra Gelmini.

Soprattutto se si pensa alle strategie messe in atto istituzionalmente per far fronte alle emergenze e a ciò che si è verificato in diverse parti d’Italia, private di soccorsi e interventi adeguati a risolvere problemi gravissimi come i black-out diffusi che hanno interessato centinaia di migliaia di cittadini e non ancora del tutto risolti o le difficoltà -quando non la paralisi totale- degli spostamenti e delle comunicazioni. Invece non c’è una sola parola su questo.

Certo è più facile dispensare i consigli della nonna (per fortuna ci sono state risparmiate le ricette, dopo l’exploit del menu di capodanno della signora Monti), che non mettere in moto un sistema di prossimità destinato alle zone che saranno maggiormente interessate dalle tempeste a venire. D’altra parte, in questi tempi di crisi non resta che riscoprire i rimedi tradizionali. E d’inverno cos’è meglio dell’acqua calda?


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