#FreeRossellaUrru

Da Emmagiulia

Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre scorso Rossella è stata rapita in Algeria nel campo Saharawi di Rabuni da una banda di miliziani armati, assieme a due cooperanti spagnoli.

Chi è ROSSELLA URRU?

Rossella Urru ha 29 anni, sarda, ed è la coordinatrice nei campi dei Rifugiati Saharawi dei progetti della ONG CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). Il CISP opera nei campi dal 1985, in coordinamento con organizzazioni internazionali - tra le quali la Comunità Europea, il Programma Alimentare, l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite -, la cooperazione italiana, enti locali italiani, in particolare la Regione Emilia Romagna e comuni in essa presenti.

Dalla Farnesina si sono ricevute buone notizie sullo stato di salute di Rossella ma serve mobilitare anche l’opinione pubblica per mantenere alta l’attenzione e l’impegno per la risoluzione di questa grave situazione che vede una giovane volontaria in pericolo di vita e in uno stato di sicura sofferenza.

Qualcosa si sta mobilitando da quando l’artista Geppi Cucciari ne ha parlato sul palco del Festival di Sanremo.

Oggi a livello nazionale parte la CAMPAGNA #FreeRossellaUrru, con cui la rete si mobilita sui blog per chiedere la liberazione di Rossella.

Per saperne di più visitate il sito creato dai familiari di Rossella:

http://www.rossellaurru.it/

Per la liberazione immediata di Rossella Urru

In molti abbiamo vacillato di impotenza. Ci siamo sentiti infinitamente soli di fronte a tanto assurdo, svuotati da tanta assenza improvvisa. Così ci siamo chiusi in un lungo silenzio. Ma quello che noi credevamo un silenzio si è rivelato essere in realtà un coro di voci giunte da ogni dove. Un coro di solidarietà e di affetto che, dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre, diventa sempre più accorato, sempre più grande e sincero. Senza addentrarsi in considerazioni ed analisi di ordine politico o religioso, lasciando quindi che siano gli esperti ad occuparsene in altre sedi più appropriate, questo blog vorrebbe solamente essere il punto di incontro fra tutte queste voci. Raccogliendo e condividendo in un unico spazio libero e aperto a tutti le numerose testimonianze per l’immediata liberazione di Rossella Urru.


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