Questa sera si torna ancora una volta a parlare di cinema indipendente proponendovi una nuovissima intervista dedicata ad un altro giovane e talentuoso regista italiano, Francesco Picone, protagonista già in passato di uno dei primissimi spazi su FrenckCinema dedicati al cinema indipendente italiano.
Francesco Picone nonostante la giovane età ha dalla sua già numerissimi riconoscimenti nell'ambito del cinema indipendente ed in particolare dei cortometraggi, in passato il suo "A joke of too much" ha partecipato a vari festival con vittorie prestigiose e ottime recensioni.
Il suo secondo lavoro, presentato sempre qui su FrenckCinema, intitolato Io Sono Morta è da poco concluso e mi è stato presentato dallo stesso Francesco con grande entusiasmo, mosso anche dalla presenza di questo corto in molti festival e dall'affetto per il regista l'ho visionato in questi giorni rimanendo estremamente impressionato.
Io Sono Morta è un horror di circa 17 minuti con un tuffo in più generi mixati, angoscia costante e torture alla Hostel fanno di questo corto un vero horror dei tempi moderni.
Essendo un progetto completamente auto-prodotto, Io Sono Morta risulta essere per molti aspetti maccheronico nella scelta del cast e con immagini a volte troppo cupe che portano l'occhio a faticare nel centrare l'ambiente circostante, ma questi risultano soltanto piccoli nei, ciò che impressiona positivamente è la stesura di una trama ben strutturata ed un montaggio all'altezza della situazione con un finale veramente fuori dagli schemi.
L'intervista che di seguito vi presenterò fa si che Francesco non solo parli del momento critico del cinema italiano, ma porta lo stesso regista a raccontare il perchè di questa sceneggiatura, nata veramente un pò per caso e per questo vi consiglio di leggerla attentamente:
"Frenck
1)Come ti è venuta l'idea per questo soggetto?
Francesco
Il soggetto per il cortometraggio mi è venuto in sogno, un incubo direi, dove una persona a me cara si rivelava per quello che era. Mi svegliai turbato e nei giorni seguenti decisi di buttare giù una storia che contenesse tutti i cliché del genere, per condurre lo spettatore per mano, ingannandolo con una storia che lui pensa di aver già visto, in realtà …
Frenck
2) Dopo il successo di Io Sono Morta, stai già pensando ad un Lungometraggio?
Francesco
Di “ Io sono morta “ ne hanno parlato un po’ ovunque, addirittura l’anno scorso, quando il cortometraggio era solo un trailer in rete, ed era poco conosciuto, un noto sito russo che tratta horror, credendolo un lungometraggio vero e proprio l’ha inserito nei “ 13 film del 2011, di cui non avete sentito parlare “, insieme ad altri in cui comparivano Ewan Mcgregor e Rutger Hauer ! Comunque per il momento nessun Sam Raimi mi ha proposto la regia del sequel del remake de “ La casa “ (ride). Scherzi a parte, tutti i filmakers vorrebbero girare un lungometraggio, ma una volta con i piedi per terra sbattono la testa su quei punti evidenti/dolenti. La mancanza di un vero e proprio produttore che reperisca i fondi necessari e di una distribuzione. Va bene, proviamo agli inizi a “sorvolare” sul fatto della produzione, decidendo così di mettersi la mano in tasca ( tasca vuota, chiaramente ) auto producendo il proprio film, dopo mille sforzi si riesce a finirlo, ma senza una distribuzione almeno in dvd cosa ne facciamo? Lo guardiamo insieme ai parenti nel salotto di casa ? Quindi il mio prossimo lavoro sarà nuovamente un cortometraggio, sempre di genere horror, sono già a lavoro sulla sceneggiatura.
Frenck
3) Quale regista hollywoodiano sembra avvicinarsi più al tuo modo di dirigere?
Francesco
Nel panorama horror mi piace lo stile di Rob Zombie, il suo modo di dirigere gli attori e la sua regia sporca che sembra uscita dritta dagli anni 70. La vera sorpresa nell’horror è stato James Wan con il suo “ Insidious”, ha dimostrato che è importante “come” racconti e non “ cosa” dato che la trama di quel film ha almeno 50 anni..
Frenck
4) Pensi che il Cinema Italiano possa uscire da questa crisi creativa in tempi brevi?
Francesco
Assolutamente no. Non solo non ne uscirà in tempi brevi, ma probabilmente non ne uscirà mai. La maggior parte dei film che arrivano nei cinema italiani, sono prodotti creati da persone che hanno a cuore tutto, tranne il cinema stesso. Ci sono troppi interessi dietro a certi prodotti, interessi monetari e politici, finanziamenti che arrivano ai famosi film “d’interesse culturale” ma che di fatto non lo sono. Utopicamente dovremo rasare tutto al suolo e ricostruire dalle fondamenta rieducando anche il pubblico ormai abituato a "tronisti" e stronzate del genere.
Ringrazio Frenck per lo spazio e saluto tutti i lettori."
L'intervista come avete letto si conclude con un ringraziamento di Francesco nei miei confronti, ma io non posso far altro che rigirare un forte abbraccio a lui e alla sua passione che spinge lui ed altri talentuosi registi a sfondare in un mondo sempre troppo sottovalutato dai senatori del cinema italiano e relegato troppe volte a Cinema di Serie B o peggio.
Questo è il momento di sostenere il Cinema cosiddetto di Serie B perchè da qui che provengono i veri talenti capaci di cambiare questo trend estremamente negativo del cinema italiano.
Come sempre vi invito ad inviare il vostro materiale in modo che io possa farlo conoscere agli altri con le mie recensioni.
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