Negli ultimi tempi stiamo assistendo a molte valutazioni di atleti, meccanici e team manager circa la possibile introduzione nel 2015 dei freni a disco idraulici nelle competizioni su strada.
Gli interrogativi a riguardo sono tanti e l’ambiente professionistico inizia a riflettere su cosa potrebbe rappresentare questa introduzione tecnologica.
L’unica controparte totalmente a favore del freno a disco su strada è costituita ovviamente dalle Case ciclistiche costruttrici, che hanno già messo nei propri cataloghi almeno una versione stradale equipaggiata con gli ultimi modelli di freni a disco. I produttori spingono fortemente nella direzione dei dischi, e non potrebbe essere altrimenti. Nuovi prodotti, ampliamento del mercato e quindi nuovi profitti.
Invece i meccanici avrebbero il loro bel d'affare, con un set-up delle biciclette più laborioso. Controllo freni, eventuale spurgo, assemblaggio ruote con i rotori voluti da ciascun corridore, rimessaggio bici con lo spessore da inserire tra le pastiglie freno sono solo alcuni degli accorgimenti cui andrebbero incontro i meccanici. Ma la difficoltà maggiore risiede nell’operazione di cambio-ruota in gara. Se tutti i corridori adottassero le medesime ruote, con rotori di ugual diametro, non si avrebbero complicazioni ma è una condizione difficile da garantire.
Analizziamo i vantaggi e gli svantaggi dei freni a disco meccanici:
Il peso: Un impianto frenante a disco è certamente più pesante di un sistema frenante a v-brake.
Una pinza pesa più di una coppia di ganasce v-brake ed il disco è un peso aggiuntivo. Inoltre i mozzi devono avere flange più larghe e corpo con sezione più spessa per reggere gli sforzi della frenata.
Invece con i v-brake potete avere mozzi con flange piccole e corpo a sezione sottile. Inoltre potete ridurre ulteriormente il peso della vostra bici se usate un montaggio radiale o poco inclinato per la ruota anteriore.
La potenza frenante: La maggior parte dei kit freno a disco meccanico è venduta con dischi di piccolo diametro (da 160mm).
Se i freni a disco idraulici di buona qualità hanno difficoltà ad ottenere potenze frenanti ottimali con dischi così piccoli, figuriamoci quelli meccanici, dove i pistoncini non sono in grado di raggiungere le stesse pressioni di quelli idraulici.
L'affidabilità: Il punto critico dei freni a disco meccanici è nel sistema a vite con cui sono azionati i pistoncini. Solitamente esso è realizzato tramite due piste a vite, una solidale con il corpo pinza, l'altra che può ruotare tramite una leva su cui è collegato il cavetto del freno. Interposte fra le due piste ci sono delle sfere di acciaio (quelle dei cuscinetti a sfera) per ridurre gli attriti. A causa dello sforzo che si genera fra le due superfici, le sfere tendono a scavare, creando delle zone in cui il freno intoppa. Dopo diverse frenate, le piste si rovinano ed il comportamento del freno è imprevedibile.
La manutenzione ed i ricambi: I pattini freno dei v-brake si consumano più rapidamente delle pastiglie dei freni a disco. Tuttavia sono generalmente più economici e facilmente reperibili in un qualunque negozio di bici. Le pastiglie dei freni a disco sono più costose, ne esistono in tante forme e non tutti i negozianti hanno quelle che servono alla vostra bici.
Sostituire i pattini freno di un v-brake è più difficile che sostituire le pastiglie dei freni a disco meccanici. Regolare bene i pattini dei v-brake richiede una certa cura, vanno montati con i giusti angoli e la giusta posizione rispetto alla battuta del cerchio. Invece sostituire le pastiglie dei freni a disco meccanici è un operazione "quasi" semplice quanto sfilare le vecchie pastiglie e infilare le nuove.