Scomodar il bravo Guglielmino Shakespeare per un basso elettrico non è eresia, soliti lettori. Non quando il dilemma è di tal portata.
Avanti, siam tra amici: ammettetelo senza vergogna. Anche voi stanotte non avete chiuso occhio, la mente occupata da un unico, grande interrogativo: «Mi prendo un basso nuovo?… Sì?… No?… E se sì, come lo prendo?…. Solito fretted?… O mi lancio su un fretless?… Sarò in grado?… Eterno Iddio, che fare?».
Eh, che fare… avreste dovuto chieder consiglio alla sottoscritta Scribacchina, che ne sa una più del diavolo. Guardate un po’ qui sopra cos’ho trovato per voi, cari giovini di dilemma ripieni: un bel bisonte a sette corde di marca Sei Bass, denominato Sei Flamboyant 7 String Fretted/Fretless.
Oh, lo vedete, mica è uno dei soliti bisonti dalla tastiera larga due spanne: qui siam di fronte a una vera opera d’arte, inarrivabile e ingegnoso parto del signor Sei Bass, che quel dì era evidentemente in un momento di gran creatività.
In realtà, a ben guardar l’istrumento, pare che il signor Sei Bass abbia fatto una semplice saldatura tra un quattro corde fretless e un tre corde fretted.
Ignoro l’accordatura dell’oggettino, sebbene possa ipotizzare un E-A-D-G pel fretless e un E-A-D pel fretted. Poi, vai saperlo: dalla foto pare addirittura che l’ipotetica corda D del fretted sia più grossa dell’ipotetica corda E.
A ben pensarci e dopo aver attentamente visionato il Sei Bass, cari soliti lettori, vi dirò: per quel che mi riguarda, terrò ben stretto il normalissimo nonché fretted nonché adorato quattro corde nero.
Non complichiamoci la vita, ch’è già complicata di suo.