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Parla Christoph H. lattaio e biografo di Freud.
Ci fu un breve periodo che al Dottor Freud non bastava curare i pazienti con la psicoanalisi, voleva anche rifargli il look.
Durante le sedute disegnava i bozzetti ispirati ai vari casi: psicotici, paranoici, isterici, nevrotici ecc..
"Indossare un abito grigio e blu ti farà sembrare meno paranoico!" esclamava pensando al tessuto più adatto da adottare in quel caso specifico.
Abiti succinti, provocazioni, spacchi, scollature anche per i maschi, quello era in quei giorni il suo modo per tentare di curare il complesso di Edipo.
Diceva: "La mia linea d'abbigliamento è destinata a qualsiasi uomo che voglia celebrare la propria bellezza e sentirsi sexy, tutti possono essere audaci e osare".
Per le pazienti disegnava modelli di scarpe con tanto di borsetta abbinata e accessori vari.
"Ho provato un paio di scarpe su una paziente isterica e non solo le è passata la crisi, ma mi ha detto che sono super comode!" mi confessò durante una sfida a braccio di ferro.
Da quell'idea a voler sfondare come stilista il passo fu breve.
Partì per Parigi con una mezza dozzina di pazienti al seguito, (come modelli) per presentare la sua collezione.
Fu un fiasco totale.
Rividi Freud alcuni mesi dopo in latteria, aveva accantonato definitivamente l'idea di diventare stilista, aveva una nuova passione. Mi disse: "Adoro le pistole, se me ne ritrovo una in mano, anche giocattolo, mi sento onnipotente!".
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