Scritto da: Carlo Bonaccorso 28 agosto 2014 in Salute e benessere Inserisci un commento 25 visite
Nel 1899 lo psicoanalista Sigmund Freud pubblicò un’opera considerata rivoluzionaria: L’interpretazione dei sogni.
In essa, veniva spiegata tutta la teoria del neurologo austriaco riguardo ai sogni, frutto dell’inconscio ed espressione di desideri repressi nella vita reale. Oggi, i neuro-scienziati sconvolgono tutto ciò, portandoci alla conoscenza di una nuova teoria su come interpretare i sogni. Altrettanto rivoluzionaria.
Suddetta teoria, riportata da La Repubblica, sconvolge quelli che erano i concetti fondamentali presentati da Freud. Dopo decennali studi, infatti, gli studiosi sono arrivati alla conclusione secondo la quale il mondo onirico ci aiuterebbe ad affrontare meglio il futuro. Condivisa da quasi tutto il mondo scientifico, essa considera l’elaborazione dei sogni come un tentativo dell’essere umano di ricercare benessere.
Lo studio è stato condotto in tutto il mondo grazie alle esperienze raccontate da tanti sognatori nel web. Il gruppo di neuro-scienziati ha raccolto tutto il materiale arrivando a dare al mondo dei sogni due funzioni: la prima porterebbe l’individuo a sognare situazioni future, così da “preparare” la persona alla vita reale; la seconda darebbe un’accettazione di ciò che è stato vissuto, così da affrontare meglio il futuro che verrà.
Come interpretare i sogni: la parola agli esperti
Su questa nuova scoperta, si sono espressi diversi esperti. L’etno-psichiatra Tobie Nathan, infatti, sostiene che “I sogni non ci parlano del passato, ma sono invece futuro e previsione. Come se la notte il regista onirico che è in noi dovesse organizzare al meglio il domani. E, in sogno, anticipassimo ciò che potrebbe un giorno capitarci”. Dello stesso parere lo psichiatra Vittorio Lingiardi che in un’intervista a La Repubblica dichiara che “oggi più che mai c’è la possibilità di dialogare tra le ricerche di neuro-scientifiche e le ipotesi della psicanalisi”. Proprio la psicanalisi, dunque, in merito all’ argomento, volterebbe le spalle al suo fondatore, considerando mente e cervello come la stessa cosa.
I sogni, dunque, ci aiutano ad “anticipare” le mosse future. Non più l’espressione del desiderio represso, come diceva Freud, frutto dell’inconscio, ma una previsione, una trasposizione di ciò che il futuro potrebbe riservarci. Una teoria tutta nuova su come interpretare i sogni.