Friand alle nocciole e mandorle

Desidero ricordare alle amiche questa sfida culinaria, il cui logo appare qui sotto, a cui io partecipo con questa ricetta
http://atavolaconmammazan.blogspot.com/2009/12/per-il-pranzo-di-natale-cupola-di-riso.htmlIl banner qui sotto ricorda che che c'è una proroga fino al 10 gennaio....
Ho promesso al Team che avrei postati i due banner e come si sa ogni promessa è debito....

E' quando le aspettative sono ridotte a zero ......

Che si apprezza veramente ciò che si ha...
Stephen Hawking (1942)

Anche questa è una ricettina abbastanza ricca ma estremamente golosa....
Era quasi caduta nel dimenticatoio e l'ho riesumata dal mio libro degli appunti .....
Tanto prima o poi la dieta dovrà per finire...ammesso che l'abbiate cominciata!!!!
Tempo di preparazione: circa 20'
Costo:medio
Difficoltà:*
INGREDIENTI
160 gr di albumi
150 gr di burro
100 gr di nocciole
100 gr di mandorle
40 gr di cacao in polvere
200 gr di zucchero a velo
160 gr di farina 00
8 gr di lievito per dolci
Cominciamo con il tostare in forno a 200° e per 10' le mandorle e le nocciole......
Strofinarle per bene in un panno per eliminare le pellicine...quindi tritarle..
Fondere il burro per 3'/5'......

Quindi filtrarlo.....

Setacciare 2 volte la farina , il cacao e lo zucchero a velo trasferire il tutto in una scodella e aggiungervi il trito di frutta secca.....
Mescolare con cura...

Montare leggermente i bianchi delle uova, mescolarli con il burro fuso e appena tiepido e versarli nella scodella con gli ingredienti secchi...

Anche qui mescolare con cura.....

Posizionare dei pirottini nei vani di uno stampo da 12 posti da muffin e colmarli per circa i 2/3...

Infornare ora in forno preriscaldato e ventilato a 170° per circa 20'...
La foto che appare per prima nell'incipit del post è relativa all'avanzo dell'impasto per cui ho usato uno stampo di piccole dimensioni in silicone....
E ora buon week end a tutte!!!!
La ricetta con varie modifiche è tratta da "Muffin e dolcetti"....
Purtroppo non ho il libro sottomano e non posso quindi citarne l'editore