Questo post anche su lookande.
Non sempre il viandante raggiunge locande di lustrini. A volte vira verso mete note ma dimenticate, per disabitudine. E così eccoci Ai Cacciatori, frazione di Cerneglons, il tempio del frico.
Potrebbero essere i Sessanta, ci fosse fuori anche solo una Fulvia. Devi entrare per capire. Legno intatto nei decenni, portacappotti attaccati a dove mangi, fetta di salame che può infilarsi in una tasca, bicchieri del Clinto che fu, pane che produce migliaia di briciole.
E il frico a palla.
Lo guardi con gli occhi pallati, cala come un’astronave, potrebbero uscire gli alieni, forse escono davvero, ma te ne fotti, lo mangi a spicchi, la palla si sgonfia, scrocchia fuori, accarezza dentro. Non partecipano le patate, ma non trovo un modello per spiegarlo: è il frico di Cerneglons.
Il resto viaggia con minore impatto, ma comunque soddisfa. Orzo e fagioli, musetto e fagioli, frittata alle erbe sono i piatti da consigliare in compagnia dell’Imperdibile. Vino color Clinto, anche la Carlsberg, chiusura, per chi evita i dolci, con un limone (letterale) riempito di limone (gelato).
Servizio della signora Leonda, sorella del titolare, da standing ovation. Prezzo che sei costretto alla mancia perché si sono senz’altro sbagliati.