“Un nastro intorno a una bomba” così l’aveva apostrofata Andrè Breton, che le organizzò la prima personale a New York nel 1938. “L’unico esempio nella storia dell’arte di una pittrice che si è squarciata il petto e il cuore per rivelare la verità biologica dei propri sentimenti“, così scriveva Diego Rivera, compagno infedele della sua vita tumultuosa. In realtà la pittrice messicana Frida Kalho è forse l’ unica donna ad aver trasfuso sulla tela, con pennellate coloratissime e vibranti, le emozioni e gli stati d’animo di un’esistenza che conobbe più lacrime che sorrisi, più dolori che felicità. In uno stile naif e surreale, fiammeggiante e feroce, racconta le sofferenze atroci del corpo e dell’anima.














