La festa di Carnevale ha origini antichissime a Venezia. Sembra addirittura che il Carnevale venisse festeggiato già a partire dal X secolo.
Con le ore di buio che superano quelle della luce e le condizioni meteorologiche non certo favorevoli al buonumore è proprio per questo, forse, che le ricette tipiche del Carnevale sono particolarmente sostanziose, caloriche e molto gustose.
La settimana grassa aveva i suoi cibi fissi. C’era così il “venerdì gnocolaro”, “el sabo bigolaro”…
Ricordo mia mamma e le sue fritelle e galani, dolci di Carnevale, un’apoteosi di frittura, zuccheri e grassi, vera festa per il palato.
“Ea frìtola” da sempre “gustata” non solo da noi, ma anche nel territorio friulano e fino quasi alle porte di Milano.
A Venezia era prodotta esclusivamente dai “fritoleri”, che nel ‘600 si riunirono in una associazione composta da settanta persone, ognuno con una propria area, dove poteva esercitare in esclusiva la sua attività commerciale con la garanzia che gli potevano succedere solo i figli e el nobil Homo Venezian, Gasparo Moro-Lin, “no gavendo altro da far, se gaveva dedicato co passion e serietà all’arte culinaria e el gà lassà una ricetta de fritole veneziane che xe stada riportada anca su un libro del secolo passà”.