A.Inganni 1880, Cucina con frittelle in Carnevale
Quella che segue è la ricetta per preparare le frittelle proprio con il tondone.Ero curiosa di assaggiarle e non mi hanno delusa. Il sapore è gradevole ed aggiungendo zucchero o miele (che non sono elencati essendo una ricetta povera), diventano ancora più golose e una tira l’altra. Non assorbono eccessivamente il grasso, ma con l’uso di un buon olio di semi saranno più leggere.
Stenterello, maschera carnevalesca fiorentina:
«Se non sapete cosa sia un tondone, chiedetelo a Stenterello che ne mangia spesso perché gli piace.»
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La ricetta
Farina, grammi 250.
Uova, n. 6.
Acqua, decilitri 3.
Un pizzico di sale.
Odore di scorza di limone.
Stemperate la farina con la detta acqua versata a poco per volta e salatela.
Gettate questo intriso in padella per cuocerlo in bianco con burro, olio o lardo e quando è assodato da una parte voltatelo con un piatto dall’altra, ed eccovi il tondone.
Ora pestatelo nel mortaio con l’odore suddetto e rammorbiditelo con le uova: due a un tratto, le altre quattro una alla volta con le chiare montate, lavorando molto il composto.Friggetelo a cucchiaiate per ottener le frittelle che, gonfiando molto,
prendono l’aspetto di bombe. Spolverizzatele di zucchero a velo.
Al composto potete unire, piacendovi, grammi 100 di uva malaga, ma allora questa tenetela prima in molle per ventiquattr’ore nell’acqua fresca e dopo toglietele i semi. Potranno bastare per sei persone, o per quattro se fate la metà della dose.
Vino
Albana di Romagna dolce e passita, Malvasia di Lipari
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La presentazione dei dolcetti fritti
- Fritti leggeri e voluminosi come cenci e frappe Si servono in grandi vassoi dove formano una bella cupola. A parte si presenterà altro zucchero vanigliato nello spargi zucchero.
- Castagnole e frittelline Si servono in vassoi piccoli, coperti con un tovagliolino o un disco di carta pizzettata.
da Enciclopedia della donna 1978