Fritto Misto all’italiana ad Ascoli Piceno: ci siamo andati!

Da Gftl

Vi avevamo già parlato in questo post, della simpatica manifestazione che prende luogo ogni anno
nella splendida cornice del centro storico di Ascoli Piceno.


Ve ne avevamo parlato attraverso le indicazioni date su giornali e sul sito ufficiale di Fritto Misto, ma poiché noi di Gluten Free Travel&Living non ci accontentiamo di notizie teoriche  e dobbiamo sempre toccare con mano quello che vi proponiamo…siamo andati per voi ad assaggiare!
Io e la mia famiglia siamo arrivati ad Ascoli dopo tre giorni di tour fra parchi divertimento e attrazioni “fatali” per bambini in terra di Romagna, di quelle che spaccano i reni e le orecchie ai genitori e di cui avrete presto testimonianza a proposito della gestione dei pasti senza glutine.

La tappa ad Ascoli sulla via del ritorno, è stata dunque studiata e in un certo senso “imposta” anche alla coppia di amici camperisti che viaggiava con noi. Gli adulti hanno ovviamente accettato di buon grado l’idea di fare una bella scorpacciata di fritti da tutto il mondo e da tutta Italia e così, malgrado la pioggia inesorabile e insistente, ci siamo attrezzati di ombrelli e impermeabili per inoltrarci nel bellissimo centro storico, fra portici e palazzi antichi.

Non perdetevi un giro fra le strade e i monumenti della città picena, perché vale da sola un viaggio!

L’odore dei fritti già aleggiava nell’aria e ci ha guidati verso i primi stand in Piazza Arringo.

In tutta onestà, devo dire che l’idea che mi ero fatta della manifestazione guardando il sito era di qualcosa di più esteso e ricco mentre son rimasta un po’ delusa nello scoprire che gli stand si sviluppano in un unico percorso ad “L” (fortunatamente al coperto) e sono in totale circa una dozzina.
A disposizione inoltre dei visitatori, un piccolo mercatino con prodotti tipici da varie regioni d’Italia.

Si può prendere un biglietto del costo di 10 euro che comprende: 3 assaggi di fritti, 1 degustazione di olio extravergine di oliva con olive e patè di produzione biologica del territorio, un bicchiere di acqua Fiuggi, un bicchierino di Anisetta Meletti e l’ingresso ridotto presso tre musei e il Forte Malatesta.

A pagamento anche degustazioni di vini e lo show cooking in programma per ciascuna serata, comprensivo di cena.

Fra pizzette fritte, panzerotti con le cime di rapa, churros, frutture di paranza, fish&chips, birre artigianali, gnocchi fritti salati e con la nutella, seadas, olive ascolane, arancini, fiori di zucca e baccalà in pastella, crema fritta e mille altre leccornie…ecco apparire come un’oasi nel deserto lo stand con la scritta “Gluten Free di AIC!!!

Ad accoglierci, subito il bel sorriso di Ambra che insieme alla simpatia di Francesco ha fatto subito sentire me e mia figlia parte del Fritto Misto offrendoci delle olive ascolane davvero deliziose!

Dopo aver loro spiegato che ero lì ad immolarmi per i lettori di GFT&L, l’intero staff ha deciso di farci assaggiare le quattro specialità a disposizione. E così abbiamo gustato delle ottime cotolette di pollo impanate, dei supplì, del formaggio anch’esso impanato e fritto e naturalmente una cascata di olive ascolane!
Sono stati inoltre attenti a procurarci dei crostini di pane da portare con noi per la degustazione dell’olio allo stand dedicato.


E volevate che ci lasciassero all’asciutto dopo aver mangiato? Certo che no!

Cosa c’è di meglio di una buona e fresca birra senza glutine per accompagnare i nostri fritti?
Naturalmente parliamo di volontari dell’AIC Marche che svolgono un lavoro eccezionale in questa regione per tutti i celiaci e che con cordialità e massima disponibilità fanno si che anche chi soffre di questa intolleranza non debba rinunciare al cibo di strada che tanto fa sentire in vacanza e in libertà.
Desidero dunque ringraziare a nome di tutti i celiaci che li hanno incontrati ad Ascoli e a quanti lo faranno nei prossimi giorni, il Vicepresidente di AIC Emidio Pizi, Ambra Corazza, Loredana Pennacchietti,  Alessia Santoni e Francesco per il loro impegno e la loro simpatia.
Se siete da queste parti dunque, o intendete avventurarvi alla scoperta della magica Terra Picena, non mancate questo appuntamento.
Un augurio però è d’obbligo farselo: sarebbe troppo sperare che per i prossimi anni partecipassero anche le AIC di altre regioni d’Italia? Almeno non dovrei più sentire la frase che ho dovuto mandar giù ieri in religioso silenzio: “beh, è già tanto che per voi ci sia questo stand!”
A buon intenditor…


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :