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Frozen

Creato il 03 gennaio 2014 da In Central Perk @InCentralPerk
Andiamo al Cinema
Iniziamo con le recensioni 2014 con la dolcezza e il sapore più che classico dell'animazione.
Lo scorso anno è stato uno dei più strani in casa Topolino: la Pixar ha proposto uno dei più disneyani dei suoi film -The Brave, con tanto di canzoni e principesse- mentre la Disney il più pixeriano - Ralph Spaccatutto, con tanto di ribaltamento mondo vero/mondo dei giochi di Toystoriana memoria. Dopo che John Lasseter si è lasciato andare a un altro, e riuscito, sequel (Monsters University), la palla è tornata nel campo Disney che... ha deciso di tornare alle origini.
Frozen
Già, con le protagoniste Anna e Elsa, due principesse dal rapporto complicato a causa del potere della prima che in tenera età ha raggelato la seconda, facendole rischiare la vita, si torna al mondo di castelli, feste di palazzo e abiti sfarzosi. Ma quando il potere di Elsa, tenuto nascosto e segreto, esplode in tutta la sua dirompente forza, parte l'avventura e l'azione, con Anna alla sua ricerca dopo l'autoesilio e la loro Arendelle immersa in un inverno perenne.
- trama ispirata al racconto di Andersen La regina delle nevi
- momenti musical come se piovesse, pardon, nevicasse
- principesse protagoniste, aiutanti buffi e simpatici, amore dietro l'angolo
Frozen
Pregio o difetto, quindi, questo ritorno a più di 10 anni fa?
Un po' entrambi, perchè non si può certo dire che Frozen non sia godibilissimo, che riesca con la sua aria magica a conquistare i più piccoli, e con la sua fattura e i suoi ritmi comici a conquistare pure i più grandi.
Ma d'altro canto le canzoni non sono certo all'altezza delle composizioni intramontabili di Alan Menkene e Howard Ashman, virando verso un pop spiccio che non fa presa e si fa presto dimenticare, risultando così eccessive e spesso tralasciabili all'interno della trama del film.
Ma dall'altra parte la trama stessa, con l'amore tra due sorelle che scavalca quello verso dei papabili fidanzati, il potere logorante della magia, le responsabilità che pesano e il coraggio che si fa più forte, sono lezioni morali moderne e al passo con i tempi, seppure immerse in un ambiente e in un contesto all'antica.
Certo, qualche svolta nella trama è presto deducibile, e non sorprende quanto dovuto, ma le spalle comiche -la renna Sven e soprattutto il buffissimo pupazzo di neve Olaf- sono tra le più divertenti degli ultimi tempi e fanno ridere al solo vedersi.
Tirando le somme sono quindi i lati positivi a vincere, facendo di Frozen un riuscito ritorno al classicismo con però una strizzata d'occhio alle giovani e più sicure principesse d'oggi (non a caso, i look e l'avvenenza sia di Anna che di Elsa sono moderni e apprezzabili ad ogni età).
La visione scorre così leggera e natalizia, immersi in un'ambientazione gelidamente splendida, e ricca di quella magia - il bacio del vero amore in primis-  che già con Once Upon a Time la Disney sta riuscendo a far brillare di nuovo!
Frozen
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