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Frozen – Il Regno di Ghiaccio

Creato il 11 gennaio 2014 da Emeraldforest @EmeraldForest2

Frozen Disney recensione

Liberamente ispirato e ripreso dalla fiaba di Andersen La regina delle nevi, Frozen – Il regno di ghiaccio, è un successo mondiale ed è divenuto in queste settimane uno dei classici disney d’animazione che ha incassato di più al box office: in Italia è il film d’animazione più visto del 2013. Frozen racconta del rapporto tra due sorelle norvegesi, Anna e Elsa, principesse di Arendell, cittadella su un fiordo norvegese. Come si scopre nell’antefatto, Elsa, la più grande delle due, è fin dalla nascita dotata di uno strano potere connesso con il freddo e il ghiaccio, fatto che la costringe ad autorinchiudersi e isolarsi, in particolare in seguito ad un incidente che coinvolge la sorellina da piccola. Gli eventi principali, il presente della storia, hanno però luogo al momento dell’incoronazione di Elsa come regina e all’incidentale “perdita” dell’estate che ne consegue.

La prima opera disney classica che ci viene alla mente vedendo la prima parte di Frozen non può essere che La Bella e la Bestia, innanzitutto per gli interni del castello e per le inquadrature, poi per lo stile di canto dei primi brani: un richiamo che, come accade sempre più spesso nel mondo disney, corre molto sul sottile limite tra serietà e paradia dello stile e dei comportamenti normalmente posti nei classici. La somiglianza è ancora maggiore se si ha avuto la possibilità/fortuna di vedere la versione estesa del classico d’animazione del 1991 (più moderno e con più riferimenti sessuali quasi diretti, sì, sembra assurdo per la disney ma è così), ma in ogni caso un forte parallelo tra Elsa e la Bestia non può mancare: la minaccia che questi due elementi “anomali” vengano non capiti, feriti, cacciati o che a loro volta possano fare del male è un motore della storia veramente molto simile in entrambi i casi.

Ovvi richiami possono esser fatti anche con Rapunzel e Mulan anche se per il carattere della protagonista Anna, sul genere svampitella più che eroina in calzamaglia, il richiamo non può che andare ulteriormente a Belle. La più forte novità, in assoluto anche nell’universo disney, è la comparsa di un vero e proprio triangolo amoroso, per cui sia il principe Hans che il venditore di ghiaccio Kristoff vengono considerati dalla protagonista due pretendenti alla pari, quando solitamente l’amore della protagonista viene rivolto fin dal principio verso una sola persona.

Come molti altri classici, Frozen – Il regno di ghiaccio ha una forte componente musical: le sue canzoni stanno spopolando un po’ dappertutto grazie ad una forte componente pop e alla partecipazione di Martina Stoessel, alias Violetta, adorata da tutte le giovanissime.

Per quanto riguarda l’aspetto estetico, l’animazione CGI segue uno stile piuttosto classico, non troppo distante dal disegno a mano e senza eccessive stilizzazioni. L’arrivo dell’inverno è poi un vero spettacolo per gli occhi: la realizzazione del ghiaccio in tutte le sue forme e cristalli, corredato da paesaggio innevato splendidamente fotografato, vale solo quella il prezzo del biglietto e di un eventuale 3D, oltre al fatto che la presenza dei compramari Sven la renna e il pupazzo di neve Olaf rendono divertente il film per grandi e piccini.



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