PS Vita
TESTATO SU
PSVITA
Genere: Strategia
Sviluppatore: Double Eleven, Mode 7
Produttore: Double Eleven Limited
Distributore: Digitale
Lingua: Italiano
Giocatori: 2
Data di uscita: 24/09/2014
Strategico di personalità, impegnativo, vario e longevo L'esperienza risulta comunque un po' pesante su PS Vita
Un buon lavoro sui controlli touch Prezzo rimasto invariato rispetto all'originale
Multiplayer asincrono che permette di giocare più partite simultaneamente
Frozen Synapse è uno strategico indipendente che portò una ventata d’aria fresca nel genere, quando nel 2011 Mode 7 lo rilasciò su PC. Annunciato due anni fa anche su PS Vita, Frozen Synapse è passato da essere Tactics a Prime, una cambio di titolo a sottolineare che questa è l’edizione definitiva curata dal team originale e da Double Eleven che ben conosce il sistema portatile Sony. Frozen Synapse Prime porta la stessa esperienza di gioco PC su PS Vita, con i dovuti accorgimenti ovviamente in termini di controlli. L’esperienza del gioco si esplica attraverso lo spostamento di un’unità speciale che saremo chiamati a gestire all’interno di mappe di gioco, generate sempre casualmente dalla CPU, composte di muri e finestre con una visuale dall’alto che può, a comando, attraverso un pinch-to-zoom sul touch screen o con i dorsali, essere avvicinata o allontanata per studiare nel dettaglio linee di tiro e la visuale delle nostre unità. In campo ovviamente c’è una squadra nemica e il nostro compito è quello di prevedere le loro mosse in anticipo e portare a termine i variegati obiettivi delle oltre 40 missioni di cui si compone la campagna principale.
TUTTO IN QUEI CINQUE SECONDIFrozen Synapse Prime offre anche una storia che contestualizza le nostre missioni e vede noi, nei panni dell’agente Tactics comandare questa unità formata da soldati d’élite (assaltatori, cecchini, granatieri e mitraglieri, lanciatori di razzi) con l’intento di spodestare una corporazione padrona della città di Markov Geist. Una attenta pianificazione della strategia da attuare e un profondo senso tattico sono le caratteristiche necessarie in questo strategico a turni davvero riuscito. Un tutorial diviso in due sezioni, Base e Avanzato, spiega in modo chiaro e conciso come funziona il gioco e quelli che sono i parametri da tenere d’occhio. L’esito delle sparatorie dipende infatti da diversi fattori: mira, gittata, riparo e dal tipo di unità a disposizione. Lasciare un vostro uomo in mezzo a un lungo corridoio equipaggiato di fucile non è una buona idea, così come comandare a un soldato che imbraccia un fucile d’assalto di superare la porta di una stanza per uccidere un nemico che ha un fucile pronto a fare fuoco, vuol dire perdere un unità sul campo. Un po’ come il gioco degli scacchi è necessario analizzare attentamente tutti questi fattori, insieme al tipo di unità sia nostre che avversarie disposte in campo, e cercare di anticipare quelle che saranno le tattiche del nostro nemico.
In ogni partita, dove solitamente c’è un numero di cicli/turni limite entro il quale portare a termine la missione, ad ogni spostamento delle nostre unità è possibile impartire una serie di comandi che fanno la differenza. Questa rosa di comandi richiamabile con il tasto Select o con il touch screen annovera azioni quali: sparare a vista, abbassarsi o alzarsi, mira (uno dei più importanti), fissa (per non smettere di mirare durante il movimento), controlla (per fissare in un’unica direzione) e valuta (per controllare o ignorare determinate zone o nemici). Questo ventaglio di possibilità potrà sembrare basso, così come il tipo di unità disponibili, ma tutti questi fattori messi assieme unitamente ai campi di battaglia generati proceduralmente e agli obiettivi da portare a termine, creano situazioni di gioco sempre diverse con un numero di strategie davvero alte. Una volta impartiti gli ordini alla propria squadra, è possibile vedere in un lasso di tempo di cinque secondi la simulazioni degli spostamenti comandati (solo della nostra squadra ovviamente), per verificare che tutto sia come pianificato. Se è tutto a posto, si chiude il turno e viene elaborato l’esito preceduto da un caricamento di una manciata di secondi, di poco conto teoricamente, ma che nella pratica appesantisce un po’ l’esperienza di gioco. Un dettaglio che nel corso delle partite si avverte molto, specie quando la missione non va come dovrebbe e tocca rifarla, rendendo ancora più snervante il passaggio da un turno all’altro. Qualche riga merita sicuramente di essere spesa sui controlli visto che parliamo di un porting, ma soprattutto perché parliamo di uno strategico. Frozen Synapse Prime si fa giocare, i due tutorial sono ben realizzati e a parte la prima ora dove è lecito dover capire bene come muoversi e come approcciare l’azione, il gioco si lascia giocare bene grazie a un lavoro sui controlli buono da parte di Double Eleven che lascia a discrezione dell’utente sia i controlli fisici sia quelli tattili, che è libero di muoversi come meglio credo. I limiti provengono dal genere in sé, per quanto si possa zoomare sul campo di battaglia e impartire ordine con più precisione, il tutto risulta un po’ farraginoso, e complice anche il breve caricamento di cui sopra tra un turno e un altro, sulle ore di gioco grava una certa pesantezza.
Come su PC anche su PS Vita Frozen Synapse Prime offre ai giocatori un comparto multiplayer con il quale estendere ulteriormente la longevità e mettere alla prova le proprie abilità dimostrando di essere un ottimo stratega. Le opzioni a disposizione permettono di cercare una partita rapida oppure di vedere quelle aperte dai giocatori o di crearne una propria andando ad agire su tutta una serie di parametri quali numero di turni, scenari e modalità di gioco. Queste ultime sono cinque e comprendono Sterminio in cui due squadre si affrontano in combattimenti all’ultimo sangue in quello che è sostanzialmente un deathmatch; Carica mette i giocatori l’uno nei panni dell’Assaltatore con il compito di raggiungere una zona entro cinque turni, l’altro di difenderla; Appropriazione, invece, è una gara a chi consegna il maggior numero di celle dati, che compaiono sulla mappa dopo alcuni turni, nella zona di estrazione; in Ostaggio le squadre assumono il ruolo di Squadra di soccorso e Sequestratori, con il compito per una squadra di salvare di ostaggi per l’altra di impedirlo. L’ultima modalità è Controllo in cui una squadra deve infiltrarsi nella zona obiettivo prima della fine del decimo turno mentre l’altra impedire a ogni costo che questo avvenga. L’esperienza in multiplayer è davvero ottima, al netto di qualche secondo in più di caricamento, è praticamente la stessa che in singolo. Il numero di modalità è buono e come già detto il numero di variabili generano situazioni sempre diverse soprattutto in base alle due impostazioni di visibilità, Luce e Oscurità, con cui è possibile vedere i nemici sulla mappa oppure no, cambiando drasticamente la pianificazione degli spostamenti. Il multiplayer asincrono permette di giocare contemporaneamente più partite, un’opzione nemmeno scontatissima visto che con le medesime impostazioni altri giochi non permettono di affrontare più di una partita. Certo magari non a tutti piacerà questo tipo di impostazione, che rende la partita spezzettata, ma proprio prendendo come riferimento una partita di scacchi, questa opzione è un indubbio vantaggio. Inoltre attraverso una luce sull’icona del giocatore possiamo vedere se è online oppure offline. Classifiche globali e Teatro Replay in cui trovare le migliori partite al mondo, le proprie e quelle degli amici, chiudono il cerchio delle opzioni disponibile. Graficamente il titolo è minimalista ma comunque funzionale al genere e si fa apprezzare per una colonna sonora molto piacevole.
IN CONCLUSIONEDouble Eleven è riuscita a portare l’esperienza di gioco, di uno strategico a turni che lasciò il segno quando uscì su PC, anche su PS Vita lasciando comunque ai giocatori se scegliere gli input touch o quelli fisici. Il lavoro sotto questo profilo lo giudichiamo ben fatto, nonostante dei limiti di adattamento propri di un gioco comunque nato su PC si manifestano durante la fruizione del gioco, appesantendo l’esperienza in alcuni suoi passaggi. Per il resto Frozen Synapse Prime dimostra di essere ancora attuale nel panorama videoludico, unico nel catalogo di PS Vita, ma anche vario nelle situazioni e longevo. Certo è che i 21,99 euro richiesti, giustificati da un lavoro di adattamento non facile, possono scoraggiare l’acquisto a fronte del fatto che il gioco ha ormai tre anni sulle spalle. ZVOTO 8