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FRUSTARE, FRUSTO, BEAUTY CONTEST; Persone; Lettori

Creato il 16 maggio 2013 da Chinalski

Parole a confronto

Frustàre
Latino tardo fustare ‘bastonare’, derivato di fustis ‘bastone’, di etimo incerto.
Verbo transitivo.
1. battere o percuotere con la frusta: frustare il cavallo
Punire con la pena della frusta: frustare a sangue il condannato, frustare fino a uccidere.
2. (figurato, letterario) Censurare, criticare aspramente: farsi frustare dal pubblico.

Frustàre
Derivato di frusto ‘liso’.
Verbo transitivo.
1. (antico, regionale) Consumare, logorare, specialmente abiti, indumenti.
2. (antico, regionale, estensione) Danneggiare; prostrare.

Frùsto
Participio passato senza desinenza di frustare ‘consumare’.
Aggettivo.
1. Consumato dall’uso; liso, logoro: abito frusto.
(estensione) Prostrato, spossato: un organismo frusto: sono le forze vostre ora sì fruste (Ariosto).
Malconcio: aveva un aspetto tutto frusto.
2. (figurato) Non originale perché troppe volte detto o ascoltato; vieto, risaputo: argomentazioni fruste; una barzelletta ormai frusta.

Frùsto
Etimologia
Latino frustu(m), di etimo incerto.
Sostantivo maschile.
(antico) Boccone, tozzo di pane: mendicando sua vita a frusto a frusto (Dante).

Frùstolo
Latino frustulu(m), diminutivo di frustum ‘boccone’.
Sostantivo maschile.
Briciola,
(estensione) Piccola parte.
(figurato) Cosa di minima importanza.

Una (parola) giapponese a Roma

Beauty contest ['bjuti'kontest]
Voce inglese, propriamente ‘concorso di bellezza’.
Locuzione sostantivale maschile invariabile.
Selezione per l’affidamento di un appalto, in cui le aziende concorrenti vengono esaminate in base a una serie di parametri qualitativi.

Persone da persone

Anouk Aimée è lo pseudonimo di Françoise Judith Sorya Dreyfus, attrice francese. Anouk deriva dal personaggio che ha interpretato nel suo primo lavoro cinematografico.

I lettori ci scrivono

Si parlava di melina, a riguardo ci scrive Roberto Vittorioso.

— Invece sai cos’era la "meluccia"?
Nell’800 alcuni barbieri romani (quelli per i contadini, senza bottega, con una sedia in strada) davano ad ogni cliente una piccola mela da tenere in bocca per tendere le guance durante la rasatura. La mela era la stessa dalla mattina alla sera, e l’ultimo cliente… se la mangiava! —



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