Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.613 punti, registrando un +0,37%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,95%.
Martedì sera, dopo un tonfo del 2,33%, si scriveva:
“La chiusura di seduta sui minimi ne rende probabili ulteriori per la prossima.”.
Considerata la seduta successiva spesa completamente in terreno positivo, appare evidente che la regola stavolta non è stata rispettata; per di più, come spesso accade in queste occasioni, il movimento opposto s’è rivelato assai rilevante: rialzo di mercoledì del 3,44%!
Ora, non conoscendo il futuro non possiamo ovviamente sapere con certezza se l’attuale movimento sia un semplice rimbalzo all’interno del calo avviatosi ad inizio aprile o se invece sia la prosecuzione della tendenza rialzista di fondo.
Possiamo però guardare al passato per ricercare eventuali similitudini col presente.
Tale studio lo conduciamo sull’RSI settimanale che, come raccontato tempestivamente, nelle ultime settimane ha dapprima superato la linea dei 70 punti (soglia oltre la quale segnala un eccesso di ipercomprato) e successivamente ha ritracciato tagliando dall’alto verso il basso (comportamento che va letto come un segnale ribassista).
L’RSI a 14 settimane in zona di ipercomprato è circostanza piuttosto rara.
Basti sapere che negli ultimi 5 anni, esclusa la recentissima situazione, non s’è mai verificata.
E’ necessario allora andare più indietro nel tempo:
Grafico nr. 1 – Ftse Mib – RSI settimanale
Nel passato, quando s’è proposta tale situazione, s’hanno avuto movimenti che, pur non sempre in modo lineare, hanno comunque portato a correzioni dai massimi di almeno 6 punti percentuali.
Sotto questo aspetto, la recente correzione da massimo a minimo è pari a circa il 6%, e quindi potrebbe ritenersi sufficiente se accostata a quelle del passato:
Grafico nr. 2 – Ftse Mib – RSI settimanale
Tuttavia, ciò che diverge dal passato è quanto evidenziato con le ellissi blu nei due grafici.
Chiarisco: mentre nel primo grafico si può osservare che le correzioni hanno consentito di scaricare l’RSI settimanale portandolo a valori inferiori a 50, in quest’occasione, almeno per il momento, l’RSI è rimasto ampiamente sopra i 60 punti (minimo di circa 63).
In parole semplici, si è sempre molto vicini alla soglia di ipercomprato ed il rischio che l’RSI ripieghi nuovamente verso il basso per scivolare a valori ben più profondi da quelli visti è da tenere in considerazione.
Se effettivamente ciò dovesse verificarsi le vendite sul Ftse Mib non sarebbero terminate.
Riccardo Fracasso