Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.164 punti, registrando un -0,97%.
Il bilancio settimanale è invece pari ad un +1,53%.
Ottobre, conclusosi con la seduta di ieri, segna un +11%.
Mercoledì scorso mi sono portato avanti esponendo diverse considerazioni tecniche, per cui stasera sarò piuttosto breve, limitandomi principalmente a verificare quanto messo sul tavolo proprio due giorni fa.
Giusto mercoledì, si scriveva:
“Riassumendo, al momento abbiamo un doppio massimo ed una Forchetta discendente riconosciuta … motivi per guardare verso il basso ve ne sono!”.
Grafico:
Ftse Mib – Forchetta discendente di Andrew
Era preferibile che i massimi A e C fossero stati tra loro decrescenti (caratteristica tipica di un mercato impostato al ribasso) o ancor meglio allineati (figura di doppio massimo), ma invece sono crescenti (caratteristica di un’impostazione rialzista) e tale aspetto riduce leggermente l’affidabilità della Forchetta.
Tuttavia, tale disposizione non rappresenta requisito essenziale di una Forchetta la quale, quindi, non è invalidata e per di più, alla luce del movimento del riconoscimento sottolineato nell’analisi di mercoledì, va considerata come ufficiale e non come semplice ipotesi in attesa di conferme o smentite.
Pertanto, la Forchetta ci indica come obiettivo la sua Mediana (M) presso la quale, peraltro, attualmente transita la media mobile a 200 giorni.
Meglio comunque non perdere di vista anche i livelli di ritracciamento Fibonacci che s’erano elencati sempre mercoledì:
- 17.746 (38,2%);
- 17.202 (50%);
- 16.659 (61,8%).
Da evidenziare che la chiusura di seduta sui minimi ne rende probabili ulteriori nella seduta di lunedì.
D’altro canto, la chiusura mensile sui massimi ne rende probabili ulteriori nel mese di Novembre; giusto segnalarlo, ma è aspetto che all’interno del quadro generale appare troppo isolato per attribuirgli eccessiva rilevanza.
Riccardo Fracasso