Martedì sera, nell’esaminare il Ftse Mib, si evidenziava come i prezzi si fossero ormai portati a ridosso della parallela superiore della forchetta ribassista.
Raggiunta una trendline che, da Giugno in poi, è stata in grado di contenere qualsiasi tentativo di rimbalzo da parte del nostro indice, è utile approfondire la situazione.
Grafico:
Ftse Mib – Base settimanale – Forchetta ribassista – Estensioni di Fibonacci
Applicando le estensioni di Fibonacci ai punti A-B-C è possibile ottenere dei potenziali ostacoli.
Come più volte precisato, statisticamente l’estensione del 100% è quella che il più delle volte si rivela il target corretto.
Tuttavia, dal grafico è possibile notare un’area presso cui convergono la parallela superiore della forchetta ribassista e l’estensione di Fibonacci del 61,8%.
Le aree di convergenze assumono una certa rilevanza nel mio metodo di lavoro.
Il Ftse Mib si è portato a ridosso di tale soglia proprio a pochi giorni dal terzo round (29 dicembre) delle elezioni presidenziali greche.
E’ bene ricordare come la Costituzione greca stabilisce che, nel caso di sconfitta del candidato proposto dal governo, devono essere indette nuove elezioni politiche.
Il candidato proposto dal governo ha ottenuto 160 voti al primo round e 168 al secondo.
Al terzo round saranno necessari almeno 180 voti.
Un numero inferiore implicherebbe nuove elezioni politiche, con i sondaggi che al momento vedono in vantaggio Syriza, partito di estrema sinistra anti-euro, assolutamente sgradito dai mercati.
La capacità o meno del nostro listino di superare con convinzione l’area di convergenza evidenziata nel grafico (19.350-19.400) potrebbe quindi essere legata dalle elezioni presidenziali greche.
Ovviamente, nel caso in cui l’eventuale fumata nera proveniente dalla Grecia dovesse impedire al nostro indice di superare tale soglia, si dovrebbe tornare a guardare verso il basso.
Riccardo Fracasso