Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Ftse Mib – Grafico nr. 1
Oggi borsa italiana chiusa, per cui la seduta di ieri è l’ultima della settimana e del mese di Marzo.
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.339 punti, registrando un -0,1%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -4,41% e quello di Marzo ad un -3,66%.
La scorsa settimana:
“Riassumendo: impostazione di fondo favorevole per segnare un massimo crescente nei prossimi mesi, ipotesi che si indebolirebbe nel caso in cui l’attuale correzione in corso portasse alla violazione di area 15.140.”.
E allora andiamo a visualizzare il grafico su base mensile per verificare dove ci troviamo:
Ftse Mib – Grafico nr. 2
Nonostante il deciso calo della settimana appena conclusasi, quota 15.140 (ritracciamento del 50% del rialzo avviatosi nello scorso luglio) resta al momento inviolata.
Pertanto, al momento, dobbiamo considerare il ribasso degli ultimi due mesi (vedi anche il calo evidenziato nel grafico nr. 1) ancora come correzione del rialzo avviatosi lo scorso luglio.
Diciamo che il vistoso calo cui abbiamo assistito, per ora, non ha invertito l’impostazione rialzista di fondo.
Volendo prendere per buona l’ipotesi di un rialzo, tracciamo una parallela alla trendline di massimi rialzisti ottenendo T2 e quindi un ampio canale rialzista.
Precisazione:
secondo le regole dell’analisi tecnica, quando si tracciano le trendline di un canale rialzista, si parte da quella formata dai minimi crescenti per poi riportarne la parallela; nel caso specifico s’è seguito il procedimento inverso esclusivamente per avere un riferimento ipotetico che al momento non può essere certamente considerato come ufficiale, anche perché per disegnare una retta servono almeno due punti (in tal caso due minimi) mentre noi ne abbiamo solo uno, tant’è che la scorsa settimana si sottolineava: “In altre parole, serve un minimo crescente.”.
Bene, al momento, seppur non vi sia stata violazione convinta di quell’area che avevo definito come molto importante (15.140 p.) non sussistono elementi per escludere definitivamente la rottura della stessa.
Per quanto riguarda lo scenario positivo ipotizzato nel grafico nr. 2, non ci resta che verificarne la conferma o la smentita attraverso la tenuta o la rottura di area 15.140 e della T2 che il prossimo mese passerà proprio nei pressi del ritracciamento di Fibonacci (sono ammessi semplici sforamenti).
Nel caso di tenuta (sarebbe gradita figura di inversione al rialzo anche solo su base giornaliera) s’aprirà lo spazio per un buon rialzo; se così fosse, il prossimo esame che il nostro indice dovrà superare, sarà quello di dimostrare di registrare un nuovo massimo crescente.
Ad ogni modo, ripeto, siamo ancora dinanzi al primo esame: la tenuta di area 15.140 punti.
Ora, visto il quadro su base mensile, vediamo se altri grafici ci illustrano una situazione tecnica favorevole o sfavorevole all’ipotesi di tenuta di area 15.140 p.
Analisi dei trend:
Ftse Mib – Analisi trend – Grafico nr. 3
Tutti e tre i trend sono impostati saldamente al ribasso ed in grado di sopportare rimbalzi di una certa entità senza invertire al rialzo; la sequenza delle medie mobili spostate è tipica di un contesto ribassista (medie mobili più lunghe superiori a quelle brevi).
In molti si saranno accorti del fatto che il Ftse Mib ha perforato al ribasso la media mobile a 200 giorni (linea viola), aspetto sicuramente negativo, ma per escludere che tale calo rappresenti un semplice sforamento temporaneo (possibile) è bene attendere conferme.
Ora ritengo interessante osservare l’andamento del mese appena concluso:
Ftse Mib -Andamento mese di marzo – Grafico nr. 4
L’andamento di un periodo (seduta, settimana, mese, ecc.) permette di verificare la qualità di una performance.
S’è più volte sottolineato come la fase finale di un periodo sia la più importante e, nel caso specifico, è evidente il crollo del Ftse Mib, tant’è che non fosse stato per il calo dell’ultima settimana ora staremo parlando di una chiusura mensile leggermente positiva.
Ne consegue che Marzo, essendosi chiuso con una settimana decisamente ribassista, ci indica che ci sono buone probabilità che le pressioni di vendita non siano esaurite.
Il tutto, avendo un Mib che si trova a pochi passi dall’area di supporti precedentemente citata (15.140 p.); pertanto l’impostazione tecnica ci indica che tale area potrebbe essere messa sotto pressione nel corso del mese di Aprile.
Insomma, è possibile riassumere quanto finora detto nei seguenti due punti:
- fino a che area 15.140 non sarà rotta con convinzione il calo degli ultimi 2 mesi andrà classificato come semplice correzione (quindi non inversione) del rialzo avviatosi lo scorso luglio, pertanto, da monitorare la tenuta della suddetta soglia;
- per quanto area 15.140 al momento sia inviolata, il forte calo dell’ultima fase del mese anticipa nuove pressioni di vendita (tanto più che il Detrended, nonostante la vistosa discesa, non segnala nemmeno una situazione di ipervenduto).
Ne esce un quadro di fondo che non si può ancora definire negativo (anzi, la tenuta di area 15.140 potrebbe essere un’ottima occasione di ingresso) ma che nel caso di cali eccessivi potrebbe presto diventarlo.
Sarà mia cura aggiornarvi al sopraggiungere di elementi in grado di fare chiarezza sul quadro tecnico.
Oggi giornata di consultazioni per Napolitano e ritengo che la prossima settimana qualche chiarezza in più la si potrà avere (d’altra parte, peggio di così…) ed ogni aspetto in grado di eliminare incertezza, si sa, va considerato come positivo per i mercati.
Tuttavia non va scordato che la crisi politica non è l’unico elemento sfavorevole…mi riferisco a quanto sta succedendo a Cipro e che questa settimana ha inciso notevolmente sui mercati più deboli dell’Area Euro, compreso ovviamente il nostro.
D’altra parte, la scorsa settimana s’era scritto:
“Inoltre, il quadro tecnico di fondo, che ripeto essere positivo, dovrà fare i conti con alcune situazioni molto delicate (Cipro, formazione del nostro governo e S&P in piena resistenza) che, nel caso dovessero involvere, potrebbero far male.”.
Riccardo Fracasso