Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 17.187 punti, registrando un +0,24%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,43%.
Grafico:
Grafico nr. 1 – Ftse Mib
Venerdì scorso, nel commentare la condanna definitiva a Silvio Berlusconi, si scriveva:
“Tuttavia, va registrata una reazione assolutamente composta da parte del nostro mercato alla condanna.
Nel corso di seduta si è arrivati a perdere circa un punto percentuale (oscillazione normalissima anche alla luce di quanto guadagnato ieri) per poi recuperare quasi tutto in chiusura.
Un comportamento simile descrive un mercato impostato per salire ulteriormente.”.
Ed in effetti questa settimana la salita è proseguita ulteriormente.
I trend tutti (breve, medio e lungo) impostati positivamente e la chiusura di settimana nei pressi dei massimi mi portano a ritenere probabili nuovi massimi per la prossima settimana.
Ad avvalorare ancor più l’ipotesi di nuovi allunghi v’è la forza del settore bancario.
Quello che segue è il grafico su base settimanale dello spread tra il Ftse Italia Banche ed il Ftse Mib:
Grafico nr. 2 – Spread Ftse Italia Banche – Ftse Mib
Come potete osservare è evidente la maggior forza relativa espressa dal settore bancario rispetto al Ftse Mib; essendo quello bancario un settore molto consistente del nostro listino ed essendo un settore ciclico, la sua forza rappresenta indubbiamente un aspetto positivo.
Ad ogni modo, da sottolineare la vicinanza di una resistenza che funge da ostacolo.
Delineato un quadro grafico complessivamente positivo, andiamo a ricercare eventuali obiettivi del rialzo e lo facciamo partendo ancora una volta dall’analisi della scorsa settimana, dove si indicavano due target che andiamo a ricordare:
- trendline superiore del canale è decrescente;
- mediana della Forchetta ascendente.
Osserviamone la rappresentazione grafica aggiornata:
Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Forchetta di Andrew ascendente e Canale discendente
La trendline superiore del canale discendente (TL1) ad oggi transita a 17.370 punti mentre la mediana della Forchetta (M) a 17.610.
Raggiungerli significherebbe rispettivamente assistere ad un rialzo dell’1% e del 2,5%.
La differenza è talmente ridotta che correre il rischio di restare col cerino in mano per così poco probabilmente non vale la pena, a meno che non si pensi a rialzi più importanti.
Ciò premesso, l’ipotesi che al momento ritengo più attendibile è quella di una salita oltre la trendline superiore del canale discendente e fino all’area della mediana, ma con un movimento temporaneo e seguito da un immediato ripiegamento, ma, ripeto, a mio parere appare rischioso tener in mano un cerino che appare sempre più corto, dopo un rialzo che, dal minimo del 24 giugno ai valori attuali ammonta ad oltre il 15%.
Ma qui siamo nel campo dei dettagli e. a mio avviso, l’indicazione più importante resta quella che sia la trendline superiore del canale discendente che la mediana della Forchetta rappresentano due valide area di obiettivo per il rialzo in corso.
Riccardo Fracasso