Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.063 punti, registrando un -0,9%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,57%.
La scorsa settimana, nell’identificare un’Harami cross bullish, si affermava:
“In linea generale l’Harami cross bullish necessita di una conferma dalla prossima settimana.
Tuttavia, personalmente ritengo credibile l’ipotesi di una prosecuzione del recupero in corso.”.
Il rialzo settimanale prova che il recupero è effettivamente proseguito.
Non si può che ribadire gli obiettivi indicati sempre la settimana passata:
“Gli obiettivi rialzisti indicati sono due:
- la trendline superiore della forchetta meno inclinata (che attualmente transita a circa 22.800 punti);
- la mediana della forchetta maggiormente inclinata (che attualmente si muove intorno a 23.700 punti).”
E ancora:
“Statisticamente il target dell’estensione che il più delle volte si rivela corretto è quello intermedio (22.941), livello peraltro rafforzato dalla presenza della trendline superiore della forchetta meno inclinata vista nel precedente grafico.
Tuttavia, la notevole profondità della correzione B-C e l’area di resistenza dei 2000 punti per lo S&P 500 che può dirsi raggiunta, ci impongono di considerare seriamente l’ostacolo rappresentato dal primo livello di estensione di Fibonacci (21.926 punti).”.
Ecco il grafico aggiornato con i relativi riferimenti tecnici:
Ftse Mib – Forchette rialziste ed Estensioni di Fibonacci
A questo punto ritengo utile una precisazione: pur avendo indicato dei target rialzisti (e quindi ipotizzando una ulteriore prosecuzione del recupero), sono convinto che a livello di investimento sia più corretto finanziariamente attendere una forte correzione dei mercati (quindi non solo del Ftse Mib, ma anche di altri listini, in primis lo S&P 500) per acquistare.
Ritengo invece giusto crearsi liquidità sugli strappi.
Riccardo Fracasso