Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 20.795 punti, registrando un +1,88%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,84%.
La scorsa settimana, nell’evidenziare una Engulfing Bearish su base giornaliera, si sosteneva quanto segue:
“Seppur il trend di fondo resta indubbiamente rialzista, alla luce delle considerazioni tecniche esposte, ritengo probabile ulteriori spinte ribassiste.”.
Grafico:
Grafico nr. 1 – Ftse Mib – Base giornaliera – Effetti Engulfing Bearish
Alla luce della successiva discesa fino al minimo di 20.245 punti (-3,47% rispetto alla chiusura della scorsa settimana) toccato mercoledì, le preoccupazioni avanzate venerdì scorso si sono rivelate effettivamente fondate.
Le cose, però, non si sono evolute esattamente come ipotizzato infrasettimanalmente.
Contrariamente da (mie) attese, infatti, area 20.500 è stata violata, seppur temporaneamente.
In questa settimana abbiamo assistito a variazioni giornaliere ampiamente superiori al punto percentuale.
Tuttavia, al di là del ‘rumore’ generato da tali variazioni, ciò che conta è il risultato complessivo che, come scritto, equivale ad un -0,84% settimanale.
Insomma, questo è il classico caso in cui si dice ‘tanto rumore per nulla’.
La decisa reazione, avvenuta a contatto del minimo toccato mercoledì, ci suggerisce di considerare tale punto come un livello significativo e ci consente di calcolare le estensioni di Fibonacci:
Grafico nr. 2 – Ftse Mib – base settimanale – Estensioni di Fibonacci
Di seguito i livelli in ordine crescente:
- 21.850 (61,8%);
- 22.842 (100%);
- 24.446 (161,8%).
Come al solito, si ricorda che statisticamente il secondo livello è quello che il più delle volte si rivela essere il target corretto.
Tuttavia, sarà bene rivalutare il quadro grafico all’eventuale avvicinamento di ogni singolo livello.
L’impostazione di fondo è rialzista.
Riccardo Fracasso