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Fu il catrame a rimpicciolire le teste degli indiani Chumash?

Creato il 08 ottobre 2011 da Zonwu

catrame Chumash

L'esame dei resti fossilizzati di antichi nativi americani Chumash ha rivelato che le dimensioni del loro cranio, più piccolo di quello dei loro antenati, sarebbero diminuite nel corso di circa 7.500 anni a causa dell'uso quotidiano di catrame.
I Chumash sono un popolo nativo americano originario della regioni meridionali della California. In passato erano cacciatori-raccoglitori e pescatori, e furono uno dei pochi popoli nordamericani in grado di navigare regolarmente nell'oceano.I Chumash raccoglievano catrame e bitume da sorgenti naturali presenti su Channel Island, e lo utilizzavano come colla, rivestimenti impermeabili, o addirittura come un primitivo chewing gum.
Il catrame contiene idrocarburi policiclici aromatici (PAH - Polycyclic aromatic hydrocarbons), composti che al mondo d'oggi sono diffusi più che in passato, e che possono provocare gravi problemi di salute come alterazioni del livello ormonale, danni agli organi interni, e diverse forme di cancro.
Anche il catrame che masticavano i Chumash aveva le stesse caratteristiche, e sarebbe la causa principale della riduzione della massa cranica riscontrata nella ricerca di Sebastian Wärmländer, antropologo della Stockholm University.
Durante l'analisi di 269 resti scheletrici di altrettanti Chumash appartenenti a diversi periodi storici, i ricercatori si sono accorti di una progressiva diminuzione delle dimensioni del cranio. Man mano che le generazioni si susseguivano, la testa dei Chumash diventava sempre più piccola, passando da 3370 centimetri cubici a 3180 per gli uomini, e da 3180 a 2980 per le donne.
Per verificare se il catrame e i PAH potessero essere la ragione di questa riduzione, Wärmländer e i suoi colleghi hanno esaminato le pozze di catrame e asfalto utilizzate dai Chumash, scoprendo che contengono pericolosi livelli di idrocarburi policiclici aromatici.
I Chumash potrebbero essere stati esposti ai PAH in diversi modi: impermeabilizzando lo scafo di una canoa, utilizzando il catrame come supercolla per unire punte di lancia ad un'asta di legno, o anche soltanto mettendolo in bocca e ingerendo i succhi prodotto dalla masticazione. "Il catrame era la supercolla dei Chumash" spiega Lynn Gamble, archeologa della University of California.
Il catrame aveva innumerevoli utilizzi tra i Chumash: serviva anche per impermeabilizzare i recipienti per l'acqua, veniva riscaldato sulla fiamma viva per renderlo più malleabile e realizzare strumenti musicali, tappare falle nelle barche o addirittura confezionare indumenti.
La caratteristica canoa Chumash, chiamata tomol, non era altro che un ammasso di catrame e legna: le assi venivano incollate con una miscela di resina di pino e catrame, ed eventuali buchi, graffi e falle venivano tappati con abbondanti dosi di questa pasta adesiva.
Questo portava inevitabilmente all'ingestione, all'inalazione o al contatto con pericolosi composti tossici, composti che hanno già ampiamente dimostrato di essere potenzialmente dannosi per l'organismo umano.
Le prove a sostegno dell'avvelenamento da catrame dei Chumas sono, tuttavia, inconcludenti. Non c'è un modo certo per collegare gli idrocarburi del catrame e dell'asfalto ai problemi di salute dei Chumash, anche se studi precedenti hanno mostrato che anche altre parti del corpo, come il femore, si sono ridotte durante l'arco del periodo preso in esame.
"Attualmente le conseguenze della moderna esposizione a idrocarburi policiclici aromatici, specialmente per incidenti come quello della Deepwater Horizon, non sono ancora completamente chiari. E' un esempio chiaro di come lo studio di antichi resti umani possa fornire indizi per problemi contemporanei".
Tar Shrank Heads of Prehistoric Californians Over Time?

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