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Quante volte ci hanno parlato della sicurezza delle centrali americane improntate su doppi e tripli controlli?
Ebbene, il problema al reattore 1 della centrale di Fukushima è iniziato con un doppio smacco: il terremoto di magnitudo 9 che ha causato un'interruzione di energia elettrica, e lo tsunami che ha messo fuori uso il sistema di ripristino della corrente.
Questo improbabile uno-due ha portato ad un blackout di stazione. La probabilità che si verifichi uno scenario simile è così bassa che pochi statistici pochi si aspettavano che accadesse. Ma è successo, a Fukushima. E' un problema di probabilità condizionata: le probabilità di un doppio evento simile è minima, ma la probabilità che si verifichi lo tsunami dato che si è già verificato un terremoto non è così bassa.
Cosa succederà ora? Spiega All things nuclear che i sistemi di raffreddamento per il reattore di 1 unità non sono stati di funzionamento e, come il nucleo si riscalda, l'acqua che circonda il carburante è evaporato al punto in cui viene esposta il combustibile per l'aria. A meno che non ci sia un modo per sostituire l'acqua il carburante continua a riscaldarsi.
Per tentare di raffreddare il reattore, la TEPCO ha pompato di acqua di mare all'interno della struttura di contenimento. Poiché l'acqua salata è corrosiva e può danneggiare seriamente il reattore, si è trattato di un'opzione di ultima istanza che indica che i tecnici non si aspettano di riportare in funzione il sistema di raffreddamento.
Secondo quanto riportato, si sarebbe riusciti a riempire il contenitore del reattore con l'acqua, il che significha che le barre di combustibile non sono più esposte all'aria. Ma una qualche forma di raffreddamento è ancora necessaria.
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