Magazine Salute e Benessere

FUKUSHIMA: ENERGIA DIABOLICA E GENOCIDIO, dr.sa H. Caldicott

Creato il 25 aprile 2011 da Cribassi

Montreal, Canada 18 Aprile, 2011
: la dr.sa Helene Caldicott, pediatra australiana e presidente del Nuclear Policy Research Institute – USA- ha rilasciato una conferenza stampa dal titolo “Danger of nuclear war” (il pericolo della Guerra nucleare) per presentare anche un libro sul tema nucleare e Chernobyl, libro che – ci dice- raccoglie per la prima volta 5000 traduzioni in inglese di articoli russi sull’argomento.
Chi sa l’inglese potrà seguirla nella sua conversazione, al video sopracitato, per gli altri nel seguito riporto una trascrizione che ho tradotto ascoltandola. Il personaggio è controverso e non sempre accolto pare dalla “comunità scientifica” e dai giornalisti “allineati”. Qui sul Guardian c’è un notevole battibecco in cui la si accusa di non dare prove o riferimenti scientifici alle sue affermazioni e di auto contraddirsi.
Cercando un po’ di background sul personaggio, noto che nel suo sito si fa riferimento anche al Global Warming, che la comunità scientifica non allineata ai cartelli politico-economicoi della “elite” o forse più rigorosa, smentisce. Personalmente non caldeggio il “riscaldamento globale”, ritenendolo appunto una delle gigantesche manipolazioni sulla buonafede e i bilanci economici delle nazioni ed un’altra strategia per decimare la vita sul pianeta. Qui, in “Menzogne sul clima” , un vecchio articolo che avevo pubblicato, con alcune note a riguardo da parte di un climatologo canadese.
In questa conferenza stampa, la Caldicott, dice cose dimostrate dagli eventi tragici della storia (quel che accade ed è accaduto ai feti delle donne iraquene – per esempio- cavie del disumano impiego di armi atomiche) e considerato il cover-up (il silenzio-insabbiamento) dei fatti reali di Fukushima da parte dei vari establishment (i vari governi di tutti i Paesi), credo valga la pena di ascoltarla e di fare poi le valutazioni personali del caso.
Il quadro realistico (il livello di radiazioni presenti sul pianeta è enorme) non è un passeggiata romantica. Agli adoratori del pensiero positivo non piacerà e nemmeno a coloro che hanno fatto della paura uno scudo per esistere e preferiscono insabbiare o ignorare perchè “si vive meglio”.
La realtà fisica che abbiamo sotto gli occhi è estrema e senza vie di uscita logiche (quotidiane ormai le note sulla morie di animali per il mondo per esempio) e trovo sia bene osservarla per quello che è, tuttavia evitando di venire inghiottiti dalla oscurità.
Cristina Bassi, http://www.thelivingspirits.net/
_________
In termini di magnetudo, il Giappone è molte volte peggio di Chernobyl (dove si stima – dice- che siano morte più di 1 milione di persone come conseguenza) . Non avrei mai pensato nella mia vita che 6 reattori nucleari sarebbero stati a rischio. So che 3 degli ingegneri che li hanno progettati, hanno dato le dimissioni, perché sapevano che i reattori erano pericolosi.
I reattori parzialmente resistettero al terremoto ma con il terremoto, la fornitura esterna di elettricità si interruppe, quella esterna che fornisce l’acqua di raffreddamento di 1 milione di galloni AL MINUTO ad ognuno dei 6 reattori.
Senza l’acqua di raffreddamento, l’acqua scende (“cade”) e le barre sono cosi calde che fondono. Come a Three Miles Island e a Chernobyl…
Lo tsunami successivo poi ha distrutto questi generatori grandi come una casa. Quindi non c’è modo d far circolare l’acqua nei reattori; inoltre sul tetto dei reattori ci sono delle vasche di raffreddamento da cui ogni anno vengono rimosse 30 tonnellate di barre: le più radioattive che possiate mai immaginare.
Ognuna è lunga 12 piedi e spessa 0,5 inch e produce cosi tanta radiazione, che se ci state davanti per un paio di minuti, morireste.
Vi ricordate il russo Litvinenko, morto per assunzione di polonio? Ecco succederebbe una cosa simile: perdereste i capelli, avreste emorragie e gravissime infezioni, come succede ai pazienti di AIDS .
La trascrizione della conferenza continua QUI

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :