Riprendiamo dal Blog della nostra amica Marilena Lualdi la sua definizione della parola dialettale: Fularmà
"Tanta agitazione: quali sono i confini per capire che sta passando da un'energia positiva a un tendersi per nulla? Forse quando si arriva a essere fularmà? In realtà, ul pà Carloeu è asciutto a questo proposito, si limita a definire: infervorato. Ma dentro questa parola sento vibrare la frenesia e l'allarme, che sono dannosi in tempi caldi, di ogni tipo"
Questa sembra la parola adatta a definire il comportamento di alcuni "responsabili politici solbiatesi", così consigliamo loro anche la conclusione della nostra cara amica
"Fularmà, a piccole dosi. Per non sciogliersi in nulla".