Un nuovo tassello sembra sia stato posto nel complesso scenario che vede impegnate le due room protagoniste del Black Friday, Full Tilt Poker e PokerStars, con il Dipartimento di Giustizia USA (DoJ).
Secondo le voci che sono circolate le due società avrebbero raggiunto ciascuna un accordo con l’ufficio del procuratore di Manhattan.
Sarebbe stata trovata un’intesa sugli argomenti portanti della controversia. In base a quanto trapelato sarà PokerStars a restituire i soldi ai suoi utenti USA, mentre i fondi di quest’ultimi, che a suo tempo furono congelati, andranno al DoJ come risarcimento. Tutto ciò dovrebbe accadere in un lasso di tempo di 90 giorni dalla data di sottoscrizione.
Altro elemento importante è il decadimento di ogni imputazione penale verso il fondatore Isai Scheinberg e i manager della poker room.
Diverso, come diversi sono i fatti che caratterizzano le rispettive vicende, è l’accordo con Full Tilt. IL DoJ avrebbe infatti provveduto a scongelare parte dei fondi confiscati per permettere il pagamento di vecchi debiti nei confronti dei media e dei partner commerciali. In tale ottica la società tedesca PokerOlymp sarebbe già stata contattata dai rappresentanti di Pocket Kings (il gruppo irlandese che si occupava del Marketing).
A questo punto un altro elemento pone in essere nuovi interrogativi; sembra che Pocket Kings verrà messa in liquidazione e ciò pone dubbi sul corretto andamento dell’operazione, venendo a mancare infatti la giurisdizione del DoJ la quale non potrà supervisionare l’operazione. In tale prospettiva, dunque, non è da scartare una collaborazione con le autorità irlandesi. L’ipotesi della liquidazione e dunque di un’incorporazione con trasferimento dell’attività verso la base PokerStars della società non lascia, però, impassibili i suoi dipendenti sempre più preoccupati per le loro sorti.
Altre indiscrezioni provenienti dall’Isola di Man sembrano smentire tale direzione; secondo il portavoce di PokerStars dopo la conclusione dell’accordo con il DoJ, sarà creata una nuova società per la gestione della red room, allontanando dunque lo spettro dell’incorporazione. Inoltre saranno previste molte riassunzioni.
Nulla di nuovo invece per i players della room ancora in attesa dei propri soldi, la cui unica speranza risiede ora nella possibile acquisizione di Full Tilt Poker da parte di PS.com, un’ipotesi non remota ma che si prospetta alquanto lunga anche considerando che la cessione dell’attività dovrebbe passare nelle mani del DoJ prima di giungere in quelle di PokerStars.