Cos’è la skunk? La skunk è una varietà di cannabis, una tra le più diffuse al mondo. Ottenuta dall’incrocio di diverse tipologie di piante, la skunk rappresenta oggi una delle droghe leggere più “forti” in circolazione, grazie soprattutto ad un elevato contenuto di THC (principio attivo della cannabis) che si conferma su una percentuale del 18/19%, al confronto di un tradizionale 4% rinvenibile in una normale qualità di marijuana.
Secondo uno studio inglese condotto dal King’s College di Londra e pubblicato sulla rivista Lancet Psychiatry, la “super cannabis”, così definita proprio per la sua particolare consistenza, potrebbe essere in grado di favorire lo sviluppo di malattie psicotiche come, appunto, la schizofrenia. La ricerca scientifica, durata per quasi 6 anni e realizzata in uno dei quartieri più inclini al consumo di droga a Londra, ha analizzato la salute mentale di 800 persone, d’età compresa tra i 18 e i 65 anni, metà delle quali coinvolte in un episodio psicotico. Dalle analisi condotte è emerso un rischio maggiore di malattie mentali del 24% per chi fa un uso quotidiano di skunk. Lo studio inlgese ha evidenziato, inoltre, nonostante in Gran Bretagna l’uso della cannabis sia calato di circa il 40% negli ultimi anni, la necessità nel consumatore incallito di ricercare sostanze da fumare sempre più potenti ed in grado, quindi, di favorire ulteriormente lo sviluppo di problematiche e disturbi bipolari.
- Ricerca di: King’s College di Londra
- Pubblicata su: Lancet Psychiatry
- Conclusione: Alcune varietà di marijuana, come la skunk, possono favorire l’insorgenza di disturbi di psiche