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Fumare: una schiavitù autoimposta

Creato il 18 marzo 2011 da Trinat

Fumare: una schiavitù autoimposta.Nei giorni scorsi, mi è capitato tra le mani un libro molto interessante dal titolo "E' facile smettere di fumare se sai come farlo" di Allen Carr e la mia curiosità, da ex fumatore, mi ha spinto a leggere alcune pagine che ho trovato interessanti ed utili specialmente per coloro che ritengono sia impossibile smettere di fumare. Sentite cosa scrive Allen Carr "..... l'uomo ha lottato per decenni per abolire la schiavitù, eppure il fumatore trascorre la sua esistenza in una schiavitù che si infligge da solo. Sembra dimenticarsi del fatto che, quando può fumare, vorrebbe essere un non fumatore, per cui la maggior parte delle sigarette che fuma non solo non gli piacciono ma non si rende conto che le sta fumando ed è solo dopo un periodo di astinenza che si illude di gustare la sigaretta" E' proprio vero! Da parecchi anni ormai in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico è vietato fumare ed anche in casa di amici o parenti il fumatore incallito cerca disperatamente il portacenere sperando di trovarvi già dei mozziconi. In caso negativo cercherà di resistere e, se non ce la farà, chiederà ai presenti il permesso di poter fumare una sigaretta, ma non sempre gli viene concesso o il più delle volte gli viene concesso a malincuore per cui se già si sentiva in colpa a quel punto prova vergogna. " Da quando ho smesso di fumare - sostiene l'autore - una delle mie grandi gioie è essere libero dalla schiavitù, poter godere della vita nella sua totalità, senza passare metà del tempo desiderando una sigaretta e, dopo averla accesa, pentendomi di averlo fatto". Ecco, questo messaggio " libero dalla schiavitù" dovrebbe far riflettere anche se qualcosa nella società moderna sta cambiando; oggi si sa che il fumo uccide, però si continua a permettere alle Multinazionali del tabacco di produrre e commercializzare sigarette di ogni forma e tipo o addirittura di sponsorizzare eventi sportivi. Secondo Allen Carr c'è una contaddizione di fondo in tale comportamento e cioè da una parte usiamo tutti i mezzi di comunicazione per divulgare il messaggio che chi fuma diventa "schiavo" e dall'altra permettiamo che i nostri giovani si distruggano fisicamente e mentalmente attraverso una cultura contraddittoria che non aiuta ad impedire loro di cascare nella trappola. A questo punto la domanda nasce spontanea avrebbe detto Antonio Lubrano: Cosa bisogna fare per evitare tutto ciò? Secondo me, è necessario intensificare con chiarezza gli sforzi, mediante iniziative, conferenze, dibattiti, mezzi di comunicazione audio-visivi, ecc. ecc. se si vuole che le nuove generazioni siano definitivamente liberati da questa forma di schiavitù autoimposta e pericolosissima sotto ogni aspetto, che impedisce di vivere una vita sana, dinamica e libera. Ritengo, pertanto, che a tale obiettivo si può arrivare, a condizione che la campagna contro il fumo ( e aggiungo la droga) continui ad essere uno dei principali temi di discussione tra i giovani e di divulgazione mediatica tra Enti, Associazioni, Organismi socio-sanitari, forze politiche ecc.ecc. finalizzato a far conoscere in maniera più incisiva i danni irreparabili che sia il fumo che la droga procurano all'organismo umano. Si può affermare che la vita è bella, solo se vissuta con la mente lucida e il corpo sano; la vita diventa un inferno, se violentata e schiavizzata da pseudo-farmaci ( droghe) o prodotti ( tabacco) che la rendono invivibile, ai margini di una società civile e culturalmente progredita. Negli ultimi 10 anni, secondo le statistiche, il consumo mondiale di tabacco e di droghe è calato di qualche punto percentuale, grazie alla politica di informazione adottata dai vari Stati, ma per ottenere risultati più consistenti non bisogna abbassare la guardia, ma intensificare gli sforzi per mettere la parola fine ad una delle più gravi piaghe della società moderna e liberare così le nuove generazioni da una forma di schiavitù autoimposta che necessariamente le porterà al disfacimento delle loro capacità fisiche e mentali con ripercussioni devastanti per l'intero genere umano. Questo obiettivo nell'arco di qualche decennio potrà essere raggiunto: è necessario combattere con determinazione gli spacciatori, speculatori ed operatori di morte che per denaro non si fanno scrupoli ad avvelenare e distruggere in maniera subdola e crudele la vita dei nostri figli.Perciò una volta per tutte diciamo: Basta col fumo! Basta con la droga!


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