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Fumetterie usa: "marvel e dc dovrebbero evitare di pubblicare titoli gia' destinati alla chiusura"

Creato il 19 novembre 2012 da Comixfactory

FUMETTERIE USA:

Vibe uno dei lanci più controversi
della nuova ondata di titoli del New 52


Brian Hibbs, proprietario, sin dal 1989, di una fumetteria a San Francisco e tra i fondatori dell'Organizzazione professionale delle Fumetterie Statunitensi, sulle pagine di Comic Book Resources fornisce una bella disamina sulla crisi (creativa e di vendite) che sta attualmente attanagliando il mercato dei comics d'oltreoceano.
"Ciò di cui adesso abbiamo bisogno sono mani salde al timone delle "Big Two", mani capaci di guidare le rotte delle loro imbarcazioni lontane dalle secche dell'irrilevanza che stanno percorrendo di questi tempi e attraverso il vero valore dei loro rispettivi universi. Un ricorso minore alla continuity, o un suo alleggerimento, a parer mio, potrebbe rappresentare una strada per uscire dalla crisi - entrambe le case editrici dovrebbero immediatamente cancellare tutte quelle serie che raccolgono ordini inferiori alle 10 copie per negozio; ho il sospetto che questa media sia intorno alla trentesima posizione della classifica di vendite stilata dalla Diamond.

Successivamente, dovrebbero smetterla di lanciare sul mercato titoli che sono già chiaramente perdenti sulla carta (cioè, destinati alla chiusura prima ancora di arrivare sugli scaffali delle fumetterie). Le possibilità, tanto per citarne uno, di Vibe, una tra le ultime serie annunciate dalla DC Comics, di arrivare al numero 13 mi sembra che siano tra il poco e il nulla - è difficile descrivere uno scenario nel quale si lanciano serie il cui numero uno vende circa trentamila copie per scendere a ventimila prima che esca il quarto numero. Perché si fa una cosa del genere? Perché sprecare risorse creative,  editoriali, distributive e, perché no, commerciali per pubblicare un titolo che il mercato, statistiche alla mano, rigetta prima ancora che arrivi nei negozi?" 

Come dargli torto? In un mercato in crisi (di idee e di vendite) l'unica risposta che apparentemente sono in grado di fornire le Big Two è quella di una opulenza produttiva (e di una intersezione tra le serie) che sembra scoraggiare molti lettori. Dall'esterno sembra che Marvel e DC siano più interessate a impegnarsi in una guerra di posizione occupando spazio sugli scaffali delle fumetterie a scapito dell'eterno rivale che non a racimolare nuovi lettori, convincendoli della qualità delle loro proposte. Una situazione, tutto sommato, che non mi sembra molto distante da quella attuale del mercato italiano che, infatti, a scapito della ricchezza dell'offerta a mio avviso sta affrontando una preoccupante contrazione delle vendite (soprattutto dei manga).

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