Fumiamoci una Cannes
Creato il 16 maggio 2011 da Lazitellaacida
Pare non finire mai questo Festival e io non so più dove andare a raccogliere le foto perchè anche Cannes, come l'ospite, dopo tre giorni puzza.
Come vi ho già anticipato su Facebook non è mia intenzione scrivere un'invettiva su chi ha calpestato quel tappeto rosso senza nessuna ragione apparente. Ci sono già tanti haters che se lo stanno chiedendo e io preferisco solo sedermi sulla riva del fiume e aspettare.
Preferisco invece parlare delle altre squinzie che erano lì per motivi più o meno validi.
Cheryl Cole
Abito - Stephane Rolland Couture
Mi sento in dovere di introdurla minimamente perchè mi rendo conto che non tutti passano la vita sui siti di gossip come me.
Cantava nelle Girls Aloud (che per me è come dire nelle Lollipop), un girl band di discreto successo in Inghilterra.
E' stata la regina delle cosiddette WAGS, un acronimo per definire le mogli -fighe- dei calciatori inglesi.
Era una truzza inverosimile poi immagino avrà assunto uno stylist, ha perso peso e d'un tratto è diventata una di quelle -inspiegabili- icone di stile (come la Chung).
Quest'estate, dopo il divorzio dal calciatore e dopo aver partecipato alla versione inglese diBallando Con Le Stelle, è andata in vacanza con uno dei ballerini (una criptochecca) e quando è tornata ha scoperto di aver contratto la malaria. Ne è guarita eh, solo che nel frattempo ha messo su un po' di peso e ha (ri)scoperto le lampade UVA.
Nonostante non sia più un fuscello le sue scelte in fatto di abiti non si sono fatte più discrete, tuttal'altro.
Come tutte le strappone che hanno bisogno di conferme del loro fascino, dallo stile ladylike che aveva fino a un anno fa ora appare sempre fasciata in tubini di jersey, mostra spacchi vertiginosi e scollature al limite della mammografia.
Il bianco in questo look pare, di nuovo, il male minore. Se l'abito l'avesse indossato un'eterea bionda con una seconda scarsa di seno sono certa che non sarebbe apparso così volgare. Il trucco è decisamente eccessivo, i capelli sono troppo scuri e incupiscono un volto che, oltre ad essere troppo truccato è anche un filo troppo paffuto.
Le due pere appese sotto il seno, bhè, sono incommentabili.
Lei, insieme all'Innominata, rimane uno dei peggiori 'Ma Perché? Di Cannes.
Elisabeth Olsen
Abito - The Row
Abito - The Row
N'altra.
Sì, in quella famiglia ci dev'essere un ottimo patrimonio genetico.
Elisabeth è la più piccola (non voglio cercare su Wikipedia se ne esistono ancora di Olsen) e ha già all'attivo alcuni film indie.
Il suo stile è piuttosto diverso da quello che delle sorelle, meno griffato e più hippie.
Per le scelte in tema di abbigliamento a Cannes si è affidata alla linea delle sorelle maggiori e tendenzialmente direi che non ha toppato, anche perchè non mi sembra magrissima e per questo ha già tutta la mia simpatia.
Tuttavia non approvo che una nata nel 1989 (ma perchè, esiste gente nata nel 1989?) vada in giro senza coprirsi i capezzoli.
Uma Thurman
Abito - Chanel
Uma in Chanel non mi entusiasma. L'unica cosa che apprezzo è il sandalo flat. Per il resto sembra che abbia la pancia, cosa per altro plausibile ma che un abito couture non dovrebbe evidenziare su un red carpet.
Penelope Cruz
Abito - Marchesa
Penelope una ne pensa e cento ne fa.
E qua fa cagare.
Sembra caduta nel tulle di una bomboniera di un battesimo e quella frangia, di nuovo, la fa sembrare una povera sguattera (non riesco a levarmi quell'immagine dalla testa dopo che ho visto la sua interpretazione in 'Non Ti Muovere'). La zip sulla schiena è un insulto all'estetica e il ricamo sulla patata non copre -come dovrebbe- lo slip color carne che indossa.
Johnny Depp è incommentabile, sembra uno spacciatore colombiano.
Sonaam Kapoor (chiiiiii?)
Abito - Jean Paul Gaultier Couture
Ignoro completamente chi sia, ma chiunque indossi un abito come questo su un red carpet così merita tutta la mia stima.
E ha una spallina a vista, per dire eh.
Li Bing Bing
Abito - Georges Chakra
Altra di cui non conosco i natali e non mi interessa nemmeno saperli.
Quest'abito è talmente esagerato che mi piace.
A guardarlo sembrerebbe da sposa ma onestamente non so se possa esistere veramente una donna che indosserebbe questo al suo matrimonio. Riuscirebbe ad oscurare anche la persona che lo indossa.
E' un overdose di tulle e nella sua costruzione è molto più semplice di tanti McQueen che abbiamo visto.
Nel suo complesso quindi, è apprezzabile. Se statement dress dev'essere che statement dress sia!
Infine una delle migliori rappresentanti del Crederci Sempre Arrendersi Mai che si è presentata a Cannes per qualche ragione imprecisata e che mi ha notevolmente deluso.
Abito - Elie Saab
Per gusto personale sapete che non apprezzo le maniche lunghe ai gala ma è un trend, come quello del bianco, a cui mi dovrò abiturare.
Piuttosto mi fa ribrezzo la stampa su fondo nero che spegnerebbe anche il più luminoso degli incarnati di una ventenne, figurarsi quello di Sarah. Non si vedono bene le scarpe ma se fossero veramente quello che penso (e cioè delle zeppe) comincerei a valutare l'idea di bruciare la mia collezione completa dei dvd di Sex And The City per lesa maestà.
E, no Sarah, giocare come una bambina con il vestito non ti rende più carina ma solo più scema.
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