Cammino su foglie di vetro,
crepitanti ma tenui petardi,
pensando a una vita sprecata
procrastinando tutto, non solo
l’inevitabile epilogo, ovvio,
ma le azioni importanti, atti
che avrebbero, almeno in teoria,
potuto determinare rotte diverse,
verso più placidi lidi, tranquille
spiagge di sabbie dorate dai sogni
più sciocchi ed ingenui, magari,
però sempre calde, nei dodici mesi.
Non stare qui, un giorno alla volta,
ad arrovellarmi il vecchio cervello
su nuovi modi per sbarcare il lunario,
prorogando – amleticamente – partiti
da prendere, invece, con debita celerità!
Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.
.