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Funesto, Escabeche; Lettori; Rovinata; Conchiglie

Creato il 24 settembre 2015 da Chinalski

Funèsto
Dal latino funestus, derivato di funus -nĕris ‘funerale’.
Aggettivo.
1. Che cagiona morte, lutti o gravi danni, che è causa di grave dolore, che ricorda morte e lutti: una guerra funesta; Cantami, o Diva, del Pelide Achille L’ira funesta (Omero – Monti); È funesto a chi nasce il dì natale (Leopardi); effetti, conseguenze funeste.
Anche di persona: un individuo funesto alla società; o assoluto: un individuo funesto.
In senso morale: letture, esempî funesti, largamente e gravemente dannosi.
2. (estensione) Di morte, di lutto o funestato da lutti, da sciagure, da avvenimenti molto gravi: un giorno, un luogo funesto; un periodo funesto per la nazione; Notte atroce, funesta, orribil notte (Alfieri).

Una (parola) giapponese da Perilli

Escabeche [esca’betSe]
Voce spagnola, derivato dell’arabo dialettale iskebej, variante di sikbaj ‘carne marinata’.
Sostantivo maschile invariabile.
(gastronomia) Marinata a base di aceto, foglie di alloro, menta ecc., usata per conservare cacciagione, pesce o verdure.

I lettori ci scrivono

Si parlava di Peyote, e il nostro botanico di fiducia, Mario Cacciari, ci scrive a riguardo.

— Il nome Peyote o Peyotl (pane degli dei) o Mescal, riferito alla pianta, è quello che in italiano si potrebbe definire il nome "volgare". Botanicamente la pianta, una cactacea di dimensioni piuttosto piccole, si chiama Lophophora williamsii (descritta per primo da John Merle Coulter) ed è pianta, se non decisamente proibita, sottoposta a regole particolari per la coltivazione e detenzione. Io, come addetto ai lavori, ne possiedo una da circa 15 anni (altezza 3 centimetri, diametro 6 centimetri) e regolarmente mi produce una decina di graziosi piccoli fiori apicali rosa ogni anno. In genere fertili. Alcuni semi, caduti nei vasi accanto, hanno facilmente e spontaneamente prodotto pianticelle microscopiche che io, per correttezza etica, ho sempre provveduto a distruggere. —

La parola rovinata

ARANCIO
Tipico agrume servito durante il pranzo dei soldati.

Di Pietro Scalzo.

Per un pugno di conchiglie

Trentanovesimo libro, quarto indizio

Specialmente, si festeggia, ci si ubriaca e si litiga. I rancori della compagnia vengono fuori, i disprezzi personali e razziali esplodono, ed esplodono le scazzottate. Insomma, questo è il culmine della storia, quello per cui ci eravamo preparati per tutta la prima parte del libro.


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