
Le grandi quantità di precipitazioni atmosferiche, tuttavia, potrebbero non essere soltanto la conseguenza della latitudine geografica della foresta amazzonica: un team del Max Planck Institute for Chemistry ha infatti scoperto che alcune particelle emesse nell'atmosfera dai funghi della foresta contribuiscono in modo sostanziale alla formazione di nubi e pioggia a bassa quota.
"Per creare la pioggia, si ha bisogno di una superficie su cui l'acqua possa condensarsi. La biosfera di microrganismi e piante rilascia particelle che innescano la pioggia" spiega Christopher Pöhlker, a capo del team che ha effettuato la scoperta.
Secondo Pöhlker, la cui ricerca è stata pubblicata di recente sulla rivista Science, il sistema amazzonico è influenzato da due meccanismi differenti: quello climatico, come già abbondantemente dimostrato, e quello biologico, che sembra in qualche modo modificare le condizioni atmosferiche naturali.
Pöhlker ed il suo team hanno prelevato campioni di aria "pura" da una località sperduta nella foresta amazzonica, località che si suppone non sia mai stata raggiunta dall'essere umano. "Eravamo particolarmente interessati a capire come funzionavano le nubi ed il clima prima che l'uomo iniziasse ad inquinare" spiega Pöhlker.
Ma anche l'aria più pura del pianeta contiene innumerevoli particelle in sospensione, di natura organica e non. Un ecosistema come la foresta amazzonica rilascia milioni di minuscole particelle, delle dimensioni di qualche molecola, ogni singolo giorno.
Sono proprio queste particelle a formare uno strato costante di aerosol appena sopra le cime degli alberi, a circa 80 metri di quota. Queste minuscole particelle, inoltre, possono formare agglomerati di dimensioni maggiori, da 20 a 200 nanometri di diametro.
Questi agglomerati contengono elevati livelli di sali di potassio, e sono circondate da un composto organico simile a gel. Una delle fonti più massicce di potassio sono i funghi, che usano acqua ad alto contenuto di potassio per lanciare in aria le loro spore; ma molte altre piante sono in grado di rilasciare nell'atmosfera questo elemento. "Ci sono ancora molte ricerche da fare per scoprire se i funghi sono realmente la fonte primaria, e capire il meccanismo e le quantità di sali di potassio emessi" afferma Pöhlker.
Secondo una ricerca pubblicata nel 2011 da Markus Petters, docente della North Carolina State University e collaboratore di Pöschl, ben l'80% delle particelle più grandi di un micrometro in sospensione nell'atmosfera amazzonica sono di origine biologica. "Fondamentalmente, gli alberi 'trasudano' molecole organiche che reagiscono con dei composti nell'atmosfera, producendo minuscole particelle delle dimensioni tra i 20 e i 200 nanometri" spiega Petters. "Queste particelle inseminano le nuvole. Inoltre, altre particelle biologiche formano i nuclei di ghiaccio per le nuvole".
"La foresta pluviale Brasiliana durante la stagione delle piogge può essere descritta come un bioreattore" spiegò Pöschl circa un anno fa, "il numero di gocce che cadono dalle nuvole sulla foresta pluviale Amazzonica è limitata dall'aerosol, cioè dipende dal numero di particelle di aerosol che sono rilasciate dall'ecosistema."
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