Quest'anno, più che mai, ho apprezzato la conduzione, la struttura del programma e la scaletta degli artisti in gara e degli ospiti. E, a quanto pare, anche gli stessi artisti hanno gradito questa edizione, decretando Carlo Conti uno dei conduttori più professionali fra quelli che hanno calcato le scene dell'Ariston.
Per quanto riguarda le canzoni, alla fine è sempre la stessa storia: ci sono quelle create ad hoc per la kermesse, che sono spesso oggetto di polemica, e quelle che invece cercano di uscire dal coro coinvolgendo con contenuti innovativi, ma nei confronti delle quali, il pubblico medio tende a storcere un po' il naso.
Io sono fra quelli che, sebbene il brano vincitore non sia in linea con i miei gusti musicali, ho accettato la classifica e compreso che la canzone popolare italiana debba sempre trionfare. E' il prodotto che si aspettano soprattutto gli stranieri che ascoltano la nostra musica e che si aspettano pure gli italiani che vivono all'estero.
Potrò anche sbagliarmi, ma è questo il messaggio che a me è arrivato. Suppongo che la canzone italiana, quella etichettata come popolare, sia quella più apprezzata nel mondo e sono dell'idea che noi italiani dovremmo esserne lieti, a prescindere dalla nostra inclinazione verso qualsivoglia genere musicale. Avete mai visto degli americani in luoghi tipicamente italiani come Taormina o Erice, ballare e cantare allegramente assistendo all'esibizione di musicanti ambulanti? Sono teneramente buffi da quanto si entusiasmano! ...E anche io mi entusiasmo con loro, eh!? :D
Voglio dire, sono ben altre le cose delle quali già ci lamentiamo e... ci vergogniamo, no?!
Purtroppo quest'anno il bottino fotografico è particolarmente scarno. La pioggia, in alcuni momenti più intensa, non mi ha permesso di usare la macchina fotografica come avrei voluto, anche se non le ho risparmiato una bella doccia. Poi sempre per colpa di questa maledetta pioggia, i cantanti e gli ospiti del Festival non si sono mostrati al pubblico, fuori dal teatro e quindi zero foto.
Fra i luoghi battuti per la caccia ai vip, ci sono le sale stampa del Palafiori, dove avvengono la maggior parte delle interviste e conferenze stampa del Festival. Si può essere fortunati e capitare in un momento in cui qualche celebrità di spicco entra o esce dalle sale per un'intervista, o meno fortunati ed incrociare personaggi come Leone di Lernia e Marco Milano, in arte Mandi Mandi, per i quali ho ritenuto superfluo immortalarli in qualche scatto.
Poi ci sono artisti che, schiavi della propria notorietà, non si concedono e fuggono via senza la possibilità di lasciare un ricordo, come un saluto od uno sguardo amichevole.... Ho parlato con delle dolcissime fan di Emma, deluse del proprio idolo e rammaricate per il suo freddo atteggiamento nei loro confronti, dopo averla attesa ore ed ore sotto l'albergo nel quale stava alloggiando.
Mentre si stava attendendo la materializzazione di Emma, vediamo avviciniarsi Mara Maionchi che passeggia bellamente per strada e conversa al suo cellulare. Si ferma per far due chiacchere e qualche selfie con le ragazze e questo simpatico siparietto sembra riesca a scacciare via la collera nei confronti della cantante. Grande Mara che è riuscita a trasmettere allegria e serenità.
Avvistati di sfuggita i Dear Jack, mentre uscivano dal ristorante, avvolti da una coltre di adolescenti imbizzarrite dai loro ormoni in veloce movimento. Classiche scene di isterismo anni '80, pianti e urla soltanto per essere riuscite a sfiorare il gomito del cantante. Divertita ma anche tanto intenerita perché sono belle emozioni che quelle ragazze si porteranno per sempre nel cuore.
Io invece porterò nel cuore l'incontro con quello che per me (e per molte altre donnine) è stato l'artista in gara che si è distinto per la sua bellezza, grinta e bravura.
Nek è uscito dal coro con un brano inconsueto ma d'effetto per il testo e per l'arrangiamento, in linea con le tendenze musicali del momento, aggiudicandosi un secondo posto di tutto rispetto.
Oltre essere un gran bell'uomo, Filippo Neviani è personcina disponibile e gentile e si è concesso ai suoi fan per saluti, foto ed autografi.
Scusate, ma quanto è gnocco??
E fra un anno spero di ripetere nuovamente questa esperienza, che ogni volta è diversa e mi diverte sempre di più.
Perché Sanremo, è Sanremo!
Un bacio, Enza