tre persone per volta
tra ululati, fantasmi, zucche e lumini, rami sporgenti ed ostacoli vari, mostri, salme in parte dissepolte, mani che afferrano le caviglie, un pazzo con motosega che sbuca da dietro un albero, ponticelli traballanti ...
... una mezz'ora di percorso tra urla e risate fino a raggiungere il sinistro portone del castello.Sotto le stupende fronde di un secolare cedro del Libano si sosta in attesa di entrare.Il portone si apre, la castellana ha un aspetto poco rassicurante. Avanti il primo.Il portone si richiude sbattendo forte.Ecco altre urla e risate liberatorie...uno alla volta toccherà a tutti.Anche a me.