Magazine Racconti
Questo libro ha suscitato in me sentimenti contrastanti.Di primo acchito ammetto che mi sono sentita presa in giro. Da cosa? Ma dal raggiro più vecchio del mondo dei libri, quello che editor e grafici operano con una certa assiduità...! Per farla breve, a mio parere né l'immagine di copertina né la sinossi rispecchiano quello che è il realtà il libro.Quando l'ho comprato - durante una sagra di paese, da una bancarelle di libri usati - ero convinta di aver speso i miei soldi in una sorta di romantic-suspence (genere che ADORO), un misto tra un thriller e un romance non troppo sdolcinato. Niente di più falso. Tanto per cominciare, sono stata spiazzata delle coordinare spazio-temporali pressoché indefinite (per non dire inesistenti): in pratica all'inizio sembra di stare in un romanzo di fantascienza - io DETESTO la fantascienza! - con tanto di sub-umani dai poteri straordinari e paesaggi apocalittici. Poi ho scoperto che non è esattamente così, certo è però che i luoghi cui si accenna sono ben strani e non si capisce se la vicenda sia ambientata nel presente o in un imprecisato futuro. Questa cosa mi ha parecchio infastidita. Se non mi piacciono i luoghi in cui vengono ambientate le vicende, state pur certi che farò fatica a farmi piacere queste ultime. E insomma questa è stato il primo motivo per storcere il naso. Poi, grossomodo nelle prime 150 pagine, devo ammettere che la trama è riuscita a prendermi molto per un unico motivo: la tensione erotica creatasi tra i due giovani (e bellissimi) protagonisti, Dahlia e Nicolas. La Feehan è maestra in questo. In pratica non vedi l'ora di andare a avanti per sapere se riusciranno finalmente ad andare a letto insieme, e le scene erotiche sono descritte così bene che... be', diciamo solo che sono molto esplicite ed eccitanti :-)! E qui arriva la seconda, pesante, stonatura. Ok la tensione erotica, ok la passione incendiaria (e talvolta un po' ridicola) dei due belli... però non puoi incentrare 400 pagine di libro solo su quello, che diamine! Alla lunga stanca e innervosisce anche i lettori che, come me, apprezzano molto l'erotismo e la sensualità.Oddio, una trama alternativa a quella erotica c'è - bisogna salvare il "protettore" di Dahlia e cercare di capire chi, dei servizi segreti per cui lavora, ha cercato di ucciderla - ma è talmente confusa e incasinata, oltre che palesemente in secondo piano, che non è riuscita a suscitare alcun interesse in me. In conclusione posso dire che Fuoco nel fuoco non è un completo scempio, ma è lontano anni luce dall'essere un bel libro.Da leggere solo per passare il tempo, se non avete tra le mani niente di meglio... Oppure, ancora meglio, fate quello che avrei dovuto fare io: arrivati a pagina 150 circa, quando i protagonisti vanno a letto insieme per la prima volta, chiudete il libro. Avete già letto quello che di godibile c'era da leggere, il resto è noiosa ripetizione.Voto: 2/5