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FUORI CAMPO: intervista a Alessandra De Cristofaro

Creato il 03 maggio 2013 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

FUORI CAMPO - Rubrica dedicata all’illustrazione e al fumetto

Alessandra De Cristofaro vive e lavora a Roma come illustratrice. cargocollective.com/alessandradecristofaro

FUORI CAMPO: intervista a Alessandra De Cristofaro
Da dove vieni, dove sei e dove vai?
Ho frequentato l’Accademia di belle arti di Bologna, dove ho vissuto per un po’. Da qualche anno vivo a Roma e appena posso vado a farmi un giro.

Come hai iniziato a disegnare e come ti sei avvicinata al mondo dell’illustrazione?
Uno dei primi ricordi che ho di quando ero piccola è quello di me al tavolo circondata da fogli e pennarelli. Inoltre sono sempre stata attratta dalle librerie e dai libri. Passavo ore a scorrere i titoli, a immaginare le storie che contenevano, oppure le costruivo mentalmente ispirandomi alle immagini delle copertine. Dopo il liceo mi sono concentrata su cose che mi interessavano come il fumetto e l’illustrazione. La decisione di provare a lavorare nel settore è stata lenta ma naturale.

Qual è il tuo metodo di lavoro e come affronti un nuovo progetto?
Il primo passo è cercare materiale sull’argomento trattato, immagini o anche testi che possano darmi un punto di partenza. Una volta scelti i soggetti faccio dei disegni veloci, costruisco la composizione, spesso proprio ritagliando gli elementi e disponendoli sul foglio. In ultimo, quando serve, passo alle prove di colore, per le quali Photoshop spesso mi aiuta a non buttare via caterve di fogli.

FUORI CAMPO: intervista a Alessandra De Cristofaro
Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso di crescita?
Tutte le immagini, i disegni, le foto, i quadri, i luoghi, i film che ho visto o i libri che ho letto, riemergono in quello che disegno. All’inizio è stato importante confrontarmi con i metodi di lavoro dei miei insegnanti, mi ha dato molto da pensare. Poi ci sono artisti su cui mi sono soffermata, come Edward Hopper, Kiki Smith, Sophie Calle, Duane Michals, ma non saprei dire come e se abbiano influenzato il mio lavoro.

C’è una casa editrice, italiana o straniera, di cui apprezzi particolarmente il lavoro?
Varie, tra cui ISBN, Hacca, Corraini, Topipittori e orecchio acerbo.

Il mercato dell’illustrazione parla italiano? Quali sono oggi le opportunità per un giovane illustratore?
Sulle opportunità di lavoro il discorso non è semplice, almeno su quelle retribuite. In Italia ci sono interessanti realtà di autoproduzione e tanti illustratori pieni di talento. Le opportunità vanno un po’ create, ma del resto il mercato è quello che è.

Puoi consigliarci un libro?
L’isola del tempo perso di Silvana Gandolfi.

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