FUORI CAMPO - Rubrica dedicata all’illustrazione e al fumetto
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![il-valvassore-mi-ha-ordinato-di-farlo---60x90 FUORI CAMPO: intervista a dr.pira](http://m2.paperblog.com/i/172/1728369/fuori-campo-intervista-a-drpira-L-Ff2oyB.jpeg)
Da dove vieni, dove sei e dove vai?
Vengo dalla campagna, sono su un treno (con internet dentro, se no non riuscivo a rispondervi), vado in montagna.
Come hai iniziato a disegnare e come ti sei avvicinato al mondo del fumetto?
Ho iniziato sotto prescrizione medica. Sono approdato al fumetto perché è una professione dove non vengono ancora applicati i controlli antidoping, così posso farmi gli steroidi e disegnare più forte.
Scrivendo solitamente di avventura, investo subito tutti i soldi in viaggi di avventura nei quali rischio di morire. Porto sempre con me un blocchetto dove scrivo le idee che mi vengono in quelle situazioni e quando ne ho abbastanza cerco di tornare a casa, o in qualche luogo con un tavolo. Lì mi metto a disegnare molto in fretta perché dedico la maggior parte del tempo all’avventura, disegnare non mi piace.
Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso di crescita?
Sì: uno di Tortona che è stato mio maestro. Però non disegnava, faceva le gazzose; si chiamava Piccinini.
C’è una casa editrice, italiana o straniera, di cui apprezzi particolarmente il lavoro?
Sì sono tutti bravissimi.
Le opportunità bisogna crearsele da soli. Se posso dare un messaggio ai giovani: non chiedete mai nulla a un editore. Prendetevi quello che serve. Anche se adesso ho cambiato vita, non mi vergogno di ammettere di aver pubblicato le prime opere grazie ai soldi derivanti da spaccio e traffici illegali, e di essere ricorso a violenza, estorsione e corruzione per promuovere il mio lavoro. Ma erano altri tempi, oggi fortunatamente esistono altri mezzi per pubblicare e autopromuoversi: Internet funziona abbastanza bene, anche se credo non durerà ancora per molto. Un altro consiglio che darei ai giovani, infatti, è di cominciare a sviluppare un nuovo tipo di internet che funziona direttamente con il cervello, e quindi senza computer o cellulari.
Puoi consigliarci un libro?
Angeli in astronave di Giorgio Dibitonto.
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