Fabrizio des Dorides è nato nel 1987 a Roma, dove vive e lavora come fumettista, autore di storyboard e illustratore. http://fabriziodesdorides.blogspot.it/
Da dove vieni, dove sei e dove vai?
Vengo dalla polvere. Al momento sono seduto su una sedia dentro casa. Penso che rimarrò seduto tutto il giorno.
Come hai iniziato a disegnare e come ti sei avvicinato al mondo del fumetto?
Non me lo ricordo. Immagino che avrò preso una matita o qualcosa del genere e cominciato a tracciare linee da qualche parte. Penso di essermi avvicinato al mondo del fumetto assecondando una profonda esigenza di creare realtà sulle quali esercitare un controllo totale.
Qual è il tuo metodo di lavoro e come affronti un nuovo progetto?
Leggo la sceneggiatura, realizzo dei layout e poi inchiostro. Il risultato finale è un misto fra tecnica digitale e manuale.
Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso di crescita?
Sì, come per tutti i disegnatori credo che i riferimenti cambino a seconda del periodo. Attualmente sto lavorando ad alcuni progetti guardando il lavoro di Sean Gordon Murphy, Jorge Zaffino e Corrado Mastantuono. Al tempo stesso sulla mia scivania è aperto da anni un artbook di Massimo Carnevale.
C’è una casa editrice, italiana o straniera, di cui apprezzi particolarmente il lavoro?
Sì, anche questo credo dipenda dal periodo. Ultimamente sto apprezzando moltissimo la Bonelli per quanto riguarda il mercato italiano e la Vertigo per quanto riguarda quello estero.
Il mercato del fumetto parla italiano? Quali sono oggi le opportunità per un giovane fumettista?
Io sono un fumettista alle prime armi. Per quanto riguarda la mia esperienza ritengo che in Italia le opportunità ci siano. Poi ogni caso è relativo.
Puoi consigliarci un libro?
Sì, Il conte di Montecristo.
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