"Londra è bellissima" scrisse nel 1995 l'entusiasta
Bill Bryson in
Notizie da un'isoletta. E sono d’accordo con lui che ho appena celebrato il mio quindicesimo anniversario con la capitale. Ogni epoca ha lasciato strati di storia che si rivelano nell’architettura dei quartieri, ha un numero pressoche' infinito di parchi, una stanpa ancora per il momento abbastanza vivace, un sacco di teatri, per non parlare delle orchestre e dei musei. Al tempo di Bryson c'erano anche abitanti cortesi (confermo: ne ho incontrati diversi) ormai purtroppo in via di estinzione come certe specie in mostra al Natural History Museum – colpa della globalizzazione. Ma sono i piccoli dettagli quelli che fanno così "Londra" che mi sono ancora così cari: le cassette della posta fatte a pilastro con i monogrammi dei sovrani che le hanno commissionate, le cabine rosse del telefono (sebbene le poche sopravvissute sono per il beneficio dei turisti che si fanno la foto di rito), i guidatori che
effettivamente si fermano alle strisce pedonali e non cercano di ucciderti appena metti piede in strada, le deliziose quanto dimenticate chiesette dai nomi assurdi come
St Andrew by the Wardrobe (Sant Andrea al Guardaroba) o
St Giles-without-Cripplegate, le improvvise oasi di pace in pieno centro come Lincoln’s Inn Field, e le statue di eroi vittoriani che sfido ogni inglese contemporaneo a riconoscere, i pub dalle insegne accattivanti, i taxi neri e (naturalmente) gli autobus
double deckers - anche se nel nuovo design di
Thomas Heatherwick (quello del calderone olimpico del 2012).
Ma la mie favorite sono le
Blue Plaques, le targhe blu (o verdi, o marrone) sulle case per fare sapere al mondo quale personaggio famoso ha vissuto, dormito, fermato o anche solamente mangiato in quel luogo. Incredibile. E anche molto bello in un mondo come il nostro in cui la memoria ha la vita molto corta. Istituito dalla Royal Society of Arts nel 1867, dal1986 lo schema delle Blue Plaques è gestito da English Heritage ed è ritenuto il più antico schema di questo tipo esistente al mondo. Solo a
Londra ce sono circa 880 di queste targhe; in passato erano molte di più, ma un centinaio circa sono andate perdute a causa delle demolizioni avvenute nel corso degli anni. Ma ce ne sono ancora in abbondanza per riempire di meraviglia, reverenza o preplessita' una curiosona come la sottoscritta.Queste sono solo tre delle mie preferite:
Howard Carter, lo scopritore della tomba di Tutankhamun - un "vicino di casa di cui sono particolarmente fiera...
Londra 2014©Nebbiadilondra
Ci ho messo un po' a notare questa dedicata ad
Alfred Hitchcock, semi-nascosta dalla vegetazione su un palazzo che ha visto tempi migliori sulla trafficatissima Cromwell Road mentre andavo al Museo...
Londra 2014©Nebbiadilondra
E naturalmente lei,
Jane Austen che ha vissuto a Londra in due occasioni. Questa e' della casa di Henrietta Street, accanto a Covent Garden.
Londra 2014©Nebbiadilondra