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Fuori dal tunnel, lucciole per lanterne

Creato il 11 novembre 2012 da Pausilypon
Altra brillantissima performance di Eugenio Scalfari nel suo solito sermone domenicale. Questa volta cerca disperatamente di dare concretezza alla sensazione di Monti che vede una luce fuori dal tunnel per l'economia italiana.
Ciò in evidente contraddizione con le previsioni del PIL italico, che l'Istat vede al -2,3% per quest'anno ed ancora ad un -0,5% per il 2013. Leggermente migliore è la previsione fatta dalla Commissione Europea che, confermando lo stesso dato per l'anno in corso, vede un -0,3% per l'anno prossimo.Almeno altri 15 mesi ancora di recessione, con il PIL che resta in calo e il fronte lavoro che va ulteriormente peggiorando con il tasso di disocupazione che scende dal previsto 10,6% di fine anno all'11,4% dell'anno prossimo. Ma lo scenario è ammantato da una fitta coltre di nebbia visto che i suddetti dati dipendono molto dalla prevista ripresa della domanda estera, in linea con l'incremento del commercio mondiale e del ciclo economico internazionale. Se questo però tardasse a ripartire, il vaticinio crollerebbe come un castello di carte e la situazione italiana sprofonderebbe inaspettatamente nel dramma.
Con buona pace della cancelliera tedesca Angela Merkel che, non più tardi di lunedì scorso, ha affermato al congresso regionale della Cdu che ci vorranno almeno 5 anni per superare l'attuale crisi economica.
Ammette l'Istat: "Le difficoltà finanziarie delle famiglie e la crescita della disoccupazione associate alla lunghezza della fase recessiva potrebbero amplificare i rischi al ribasso della previsione".Ma l'impareggiabile Scalfari concorda con quello stravagante di Mario Monti nel vedere rosa: "Monti continua a segnalare una luce in fondo al tunnel e lo prendono per matto. La sua mattana sarebbe infatti contraddetta sia dalle previsioni dell'Istat sul Pil sia da quelle analoghe della Commissione di Bruxelles. Eppure - oltreché da Monti - quella luce in fondo al tunnel la vedono anche Draghi e il Fondo monetario internazionale. Come si spiega questo così netto contrasto di opinioni?A parte una legittima differenza di punti di vista sull'andamento delle cose, c'è una cifra condivisa da tutti gli interlocutori di questo dibattito: l'andamento del Pil in Italia. Sarà del meno 2,4 o meno 2,3 quest'anno e meno 0,2 o addirittura in pareggio nel 2013. Il segno meno permane in tutti e due gli anni considerati ma tra l'uno e l'altro si registra un miglioramento di tre punti il che significa un aumento di circa 50 miliardi in cifre assolute. Non è molto ma neppure poco. Tre punti di Pil non sono una luce? "
Ma come? meno 2,3% a cui si aggiunge un ulteriore meno 0,2% per il 2013 al paese nostro fa complessivamente meno 2,5%: più recessione di così! Per Scalfari è invece la conferma di un miglioramento del Pil, udite udite, addirittura di 3 punti percentuali!Cioè il minore decremento del Pil previsto per il 2013 rispetto al 2012 si trasfigura addirittura in un suo incremento del 3%!
Dove se li sarà andati a procurare questi tre punti da 50 miliardi di dollari, pardon di euro? Se la matematica diventa un'opinione, è chiaro che da dentro al tunnel possiamo pure restare accecati dal solleone!
Basta preventivamente impasticcarsi per bene: Lucy in the Sky with Diamonds...

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