Ho questo spirito verghiano, lo detesto questo spirito verghiano ma ne sono impregnato e l’unica via d’uscita della mia vita è di essere confutato dai fatti, cioè, sono convinto di avere ragione, ma continuo a nutrire la speranza di dovermi ricredere. Farò la fine di Castellitto in Caterina va in città e me ne andrò in sella alla mia moto stanco di un mondo in cui i privilegiati sono sempre gli stessi e non c’è spazio per chi nasce tra gli esclusi perché come diceva Verga, chi nasce fuori dai giochi resta fuori dai giochi ed è confermato questo da un’intervista che ho sentito ieri a Gianna Nannini dove diceva che suo padre era il presidente del Siena calcio! Anche Gianna Nannini…dopo aver scoperto che Luca Argentero appartiene ad una familgia ricchissima e quindi ogni giorno c’è una nuova prova che ho ragione io, e nemmeno il grande fratello, il più popolare dei programmi tv riesce a confutare la mia tesi.
Schifato giro e mi sintonizzo su Rai Movie. C’è un film del 1980 in cui Pozzetto si trova a New York perché è alla ricerca di un grande produttore italo americano che gli ha promesso una piccola parte nel suo prossimo film mentre si trovava a Roma, dove erano rimasti per ore assieme per caso bloccati in un ascensore. Purtroppo il produttore fatica a ricordarsi di Pozzetto. Gli dice comunque che in realtà in quel film specifico non c’è alcuna parte per lui, e gli consiglia di ritornare a Roma e ripresentarsi tra due mesi lì a New York, per il prossimo film…”anzi facciamo tre mesi” corregge. Renato Pozzetto lo guarda, con la sua solita faccia neutra (che spesso dice di più di qualsiasi altra espressione) e gli chede, “ma vengo di mattina o di pomeriggio?”, che è una domanda assurda, senza senso, da escluso, da poveraccio, da uno che non sa cosa dire, come reagire all’ennesima porta in faccia e mi viene in mente di nuovo Caterina va in città quando Flavio Bucci, autorità del mondo di sinistra e Amendola, autorità del mondo di destra si accordano per risolvere i guai con la giustizia delle loro due figlie adolescenti, mentre Castellitto (che niente può fare per la propria figlioletta), l’escluso, grida “ma siete uguali, siete la stessa cosa”, quindi destra o sinistra non conta, l’importante è essere la casta o non essere la casta.
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