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La ripresa? Se ci sarà, sarà soltanto tra quindici anni! A meno di “miracoli”, che neppure i Santi ormai sono più in grado di assicurare, la ripresa per famiglie e imprese si rivedrà solo nel 2030 e il reddito disponibile inizierà a crescere solo nel 2034. Queste le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio. Per ridurre il recupero da 15 a 6-8 anni servirebbe un tasso di crescita doppio, praticamente un miracolo! Nonostante il calo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell’euro e il Quantitative easing, l’Italia ancora non ce la fa ad uscire dal tunnel della crisi. Tra il 2007 e il 2014, ricorda Confcommercio, gli italiani hanno patito una riduzione in termini reali del 12,5% del Pil, del 14,1% per il reddito disponibile e dell'11,3% per i consumi. Il ritorno ai livelli di crisi viene stimato sulla base di una crescita dell'1,25% per pil, dello 0,95% dei consumi e dell'1,05% per il reddito disponibile, a fronte di una variazione della popolazione in linea con le stime prodotte dall'Istat negli scenari di lungo periodo (+0,2%). "Le riforme devono correggere tutti quei difetti che riducono la competitività e tengono bassa la produttività sistemica dell'Italia - spiegano a Confcommercio - Ponendo a confronto alcuni indicatori di Italia e Germania, si rileva come per i nostri imprenditori sia molto più difficile fare impresa. I tempi della giustizia, la pressione fiscale, i costi di gestione, la contraffazione e l'abusivismo si associano ad una difficoltà a sfruttare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie".