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Fuori – Susanna Tamaro

Creato il 24 agosto 2015 da Irenethehomeless

fuoriNabila non ricordava di aver vissuto un giorno solo senza la paura del buio. I suoi fratelli l’avevano sempre presa in giro per questo, appena c’era un po’ di oscurità, da dietro le pizzicavano un braccio o la schiena, oppure nascosti in un angolo miagolavano come gatti selvatici, poi balzavano fuori gridando: “Ecco il mostro, ecco il demone triturasabbia nei denti”. A questi scherzi Nabila non era mai riuscita a ridere, urlava di spavento e scoppiava a piangere. Le succedeva così a cinque anni e a dieci era esattamente la stessa cosa.

Nabila non aveva mai detto a nessuno di aver paura non del buio, ma dei demoni che vi abitavano dentro. Venivano a trovarla quasi ogni notte e le dicevano tante cose brutte. Ma non era una cosa buona per una bambina vedere i demoni, per questo era stata zitta. Una volta la nonna le aveva spiegato che i demoni abitano in ogni cosa: c’è il demone dell’acqua e quello della scodella, il demone del legno di cui è fatto il tavolo. Ogni cosa ha due demoni, un demone buono e uno cattivo: sta a noi chiamare gli uni piuttosto che gli altri, ingraziarseli o metterseli contro. I demoni buoni Nabila non li aveva mai visti, li invocava ogni sera con lunghi discorsi prima di chiudere gli occhi, ma sempre senza successo.



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