
Quest’anno, grazie all’insistenza e alla determinazione di V., finalmente mi decido a dedicare un’intera giornata a questo appuntamento. Abbiamo i biglietti per il mercoledì, un giorno centrale del torneo, in cui sicuramente riusciremo a vedere diverse partite. I nostri posti sono nella parte alta della tribuna Monte Mario del Centrale, esattamente sotto il tabellone (proprio dove in questa giornata caratterizzata dal vento andrà a tramontare il sole lasciandoci al freddo).

In attesa del secondo incontro ci affacciamo dall’alto del centrale sullo stadio Pietrangeli (quello con le statue intorno), dove prima gioca la Giorgi (purtroppo sconfitta) e poi la Errani (che invece porta a casa il risultato ed arriverà fino in finale).

L’eccitazione di tutti cresce quando entra in campo Roger Federer che incontra il francese Jérémy Chardy (un ragazzone alto e secco). Vedere giocare Federer è uno spettacolo. La pulizia del suo rovescio a una mano, la forza del suo dritto, il modo in cui si muove sul campo, la potenza del suo servizio sono veramente un piacere per gli occhi. Nel primo set non c’è niente da fare per Chardy e sembra che la partita si concluderà rapidamente.

La pausa la dedichiamo a mangiare i panini che ci siamo portate in attesa che entrino in campo Serena Williams e Andrea Petkovic. Il centrale si svuota nuovamente già presagendo come andrà a finire. Nonostante le buone qualità della Petkovic e i suoi sforzi, la Williams sembra appartenere a un altro pianeta e senza alcuna apparente fatica porta a casa rapidamente il risultato.

Usciamo già soddisfatte dal centrale, ma la nostra giornata di tennis non è ancora finita. Dopo un giro agli stand in cui faccio il pieno di portachiavi con la pallina da tennis, ci affacciamo ai campi secondari dove - facendoci largo tra la folla - riusciamo a seguire un po’ della partita che sta giocando la Ivanovic e buttiamo anche un occhio al doppio di Fognini e Bolelli.

Ce ne andiamo grandemente soddisfatte e con l'idea di farne un appuntamento fisso annuale. E chissà magari nel frattempo potrei anche provare a riprendere in mano una racchetta, sebbene temo che i risultati possano non essere particolarmente soddisfacenti ;-)